Avezzano. Il segretario del circolo Pd di Avezzano, Giovanni Ceglie commenta i risultati elezioni delle regionali abruzzesi: dalla sconfitta alla ripresa. Uniti si può ripartire. “Trasporti, Zes trasversale, tribunali minori, potenziamento della sede distaccata di giurisprudenza: ripartiamo da qui”, spiega Ceglie, “gli ultimi eventi politici hanno consacrato la caduta dei 3 principali tabù dei 5s: mai contro i giudici (invece oggi si è votato per evitare il processo a Salvini e mantenere la poltrona), mai oltre di 2 mandati (invece oggi si discute per aumentarli e rimanere incollati alle proprie poltrone) e mai con alleati di altri partiti (invece oggi si allarga a liste civiche pur di mantenere la poltrona). Senza contare che il nostro Governo è l’unico in Europa a riconoscere la legittimità di Maduro in Venezuela.
A cosa serve un Premier, se a decidere sono i vice.? E a cosa serve un Governo, se a stabilire la politica del principale partito è il voto on line di pochi fanatici (52 mila decidono per tutti)? La piattaforma Rousseau riceve più di un milione di euro l’anno dai lasciti dei parlamentari come da contratto 5s. Soldi pubblici trasferiti ad un privato, che non ha mai rilasciato ricevuta e che non permette di verificare se il voto sia manipolato o no.
Per il centrosinistra si riparte dalla sconfitta delle scorse politiche. Uniti si può. Un nuovo centrosinistra aperto al civismo è la strada da percorrere per tornare a vincere, ma con una caratteristica, nuovi volti. Gli ultimi scandali, che vedono i personaggi leader del PD coinvolti direttamente o indirettamente, impongono una discontinuità con la vecchia nomenclatura.
E` ora di cambiare. I vecchi leader hanno determinato la sconfitta del PD ed è giusto metterli da parte e lasciarli nell’oblio ed alla damnatio memoriae. Ma senza programmi non si arriva lontano.
Allora Noi del PD di Avezzano proponiamo un focus su: trasporti, Zes trasversale, tribunali minori, potenziamento della sede distaccata di giurisprudenza. Si tratta di un punto di partenza. Ad Avezzano pensiamo che questa formula di un centrosinistra allargato e popolare sia quella giusta, e ripartire da oltre il 31%, ottenuto in pochi mesi, ci sembra un risultato importante. Al Governo c’è stato un crollo, un dimezzamento, del M5s rispetto alle politiche dello scorso anno, indice che la gente vuole fatti e non condoni o annunci quotidiani.
Non si può dire sempre no a tutto. Ci sono tanti nodi da sbrogliare nella nostra Comunità marsicana, e non solo. Il collegamento ferroviario Avezzano – Pescara e viceversa, ridotto al lumicino; pensiamo si debba risolvere una buona volta, ripristinando alcuni treni la mattina da Avezzano dopo le 7:13 e, nel tardo pomeriggio, da Pescara dopo le ore 17:15; treni che ci sono sempre stati in passato.
Non si capisce il perché di tanto isolamento della Marsica dalla costa adriatica. Basta poco per ridare la fiducia ai pendolari, agli studenti, ai turisti e a tutti gli utenti che si sono sempre serviti del treno, e che ora pare, non debbano esserci più (Forse perché così aumentano le accise sulla benzina e il Governo fa cassa?). C’è da precisare comunque che la Regione Abruzzo ha già fatto richiesta a Trenitalia di una nuova coppia di treni Avezzano – Pescara e viceversa. Si è in attesa che qualcosa si muova finalmente in tal senso.
Il Tribunale di Avezzano va salvato a ogni costo insieme con la sede distaccata di Giurisprudenza per un servizio finalizzato alla valorizzazione di un territorio che lamenta isolamento e sofferenza. Chiediamo una struttura prestigiosa per la sede distaccata di Giurisprudenza di Avezzano, suggeriamo di adeguare palazzo Torlonia.
Inoltre l’Abruzzo, ed in modo particolare la Marsica, dovrà rappresentare un nodo strategico nel Corridoio intermodale trasversale Tirreno – Adriatico (Civitavecchia – Ortona). Con l’istituzione delle ZES (Zone Economiche Speciali), torna in auge una riforma portuale che punta ad avere Pescara, Ortona e Vasto sotto la competenza del Porto di Civitavecchia, con la possibilità di intercettare nuovi traffici a vantaggio delle imprese.
Lo sviluppo, afferma l’esperto di portualità, Ing. Antonio Nervegna, durante la recente presentazione del libro sulla ZES (Zona Economica Speciale) presso la Camera di Commercio di Pescara, non è un fatto solo formale. La ZES è un elemento innovativo importante, nel panorama amministrativo; ma ancora più importante e strategica è la posizione dell’Abruzzo nei nuovi canali di sviluppo rivolti ad est. La nostra Regione è il baricentro ideale di questo crescente movimento nel Mediterraneo, all’interno del quale è impellente ricoprire un ruolo.
Aggiunge l’esperto di portualità Dott. Euclide Di Pretoro, la ZES è un’opportunità offerta, non ad un’azienda o ad un comunello, ma un’attività di specializzazione produttiva con nesso economico ad un’area portuale, (con relativa ricaduta occupazionale di cui abbiamo vitale bisogno).
Va inquadrata nella visione generale di un progetto che indica la direzione di sviluppo di un territorio. Si è verificata, nel mondo, una vera e propria esplosione delle ZES, con 4.000 zone e scambi per 850 miliardi di dollari. Ora è il turno dell’Italia e dell’Abruzzo”.