Avezzano. Refurtiva per 70mila euro in alta tecnologia arraffata probabilmente tra la Marsica e il Lazio. E’ stata rinvenuta dai carabinieri in due fasi nel corso di una operazione che ha coinvolto due regioni e che ha portato all’arresto di due romeni e alla denuncia di altre cinque persone, tra cui un italiano.
Le perquisizioni sono avvenute tra Celano e Serrone, comune in provincia di Frosinone. I militari della Compagnia di Avezzano e quelli di Anagni hanno arrestato due stranieri di 32 e 24 anni in esecuzione di Ordinanza di custodia cautelare emessa, per il reato di “ricettazione in concorso”, dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Frosinone, su conforme richiesta della Procura della Repubblica del luogo, che aveva integralmente accolto le risultanze investigative prodotte dai militari dell’Arma.
L’attività d’indagine, avviata in seguito ad alcuni furti avvenuti nel territorio di Serrone alla fine del 2012, specie in località Monte Scalambra, nonché in alcuni Comuni tra la Marsica e il Lazio, ha consentito di recuperare, nei primi giorni del 2013 ed in due distinte circostanze, una consistente refurtiva che spaziava dai TV a schermo piatto ai Pc ad altro materiale Hi-tech per arrivare a costosi attrezzi da lavoro. Tutto per un valore complessivo di circa 60mila euro, restituita ai titolari.
Le altre indagini hanno permesso di individuare i due soggetti a cui era precipuamente riconducibile tale illecita attività, nei confronti dei quali veniva richiesta la misura cautelare. Contestualmente si è arrivati a identificare e denunciare altre 5 persone, di cui 4 romene ed una italiana, di Serrone, che, a vario titolo, risultavano coinvolti nella ricettazione del materiale rubato.
Nei confronti dei due arrestati, in considerazione delle consistenti prove raccolte, è stata quindi emessa la misura cautelare dal Tribunale di Frosinone.
Durante l’arresto è stato rinvenuto ulteriore materiale provento di furto, per un valore di euro 10mila euro. Anche in questo caso sono stati recuperati Tv a schermo piatto, Pc, costosi trapani e arnesi da lavoro di vario genere”.
Un arrestato è stato rinchiuso nella Casa Circondariale di Frosinone, mentre l’altro ha ottenuto gli arresti domiciliari.