Tagliacozzo. Grande successo dell’iniziativa promossa ieri a Tagliacozzo da un comitato trasversale per il NO al referendum di domenica, guidato da Maria Antenucci e dal capogruppo di opposizione in consiglio comunale Vincenzo Montelisciani. Tra i relatori, oltre a Montelisciani e Antenucci, il vice presidente del consiglio Regionale Paolo Gatti, il consigliere regionale Mauro Di Dalmazio e Maria Luisa Boccia, presidente del prestigioso centro per la riforma dello Stato.
Un parterre di ospiti di centrodestra e di centrosinistra, scelta che Maria Antenucci ha rivendicato “perché la Costituzione è di tutti e va difesa tutti insieme, anche partendo da culture politiche diverse. Così come è stata scritta da partiti allora fortemente contrapposti oggi va difesa da tutte le forze e le culture politiche democratiche del Paese.” Davanti a un pubblico numeroso e attento, sono snocciolate tutte le criticità di una riforma che, a detta della Boccia “è mossa dall’idea che il problema dell’Europa sia un eccesso di democrazia. Ne è la prova la concentrazione di potere che si avrebbe nelle mani di un solo uomo e di una minoranza nel caso in cui passasse la riforma. Il problema invece è esattamente l’opposto: risolleveremo questo Paese solo se restituiremo finalmente ai cittadini la possibilità di decidere realmente del loro futuro e di quello dell’Italia”. Appassionato l’intervento di Di Dalmazio, che si è concentrato sulla natura pasticciata e confusa della riforma del bicameralismo chiosando poi con una battuta “Siamo passati da avere come Costituenti figure come Terracini, De Gasperi e Dossetti ad avere Boschi, Alfano e Verdini”.
Il vice presidente Gatti ha provveduto a smontare la propaganda governativa sul tema dei risparmi: “ci sono tanti modi per risparmiare e non era necessario smantellare un intero sistema istituzionale per farlo. Questi sbandierati risparmi, peraltro, equivalgono a poco più di un caffè all’anno per ogni cittadino. Rinuncereste al vostro diritto di voto per un caffè?”. Le conclusioni sono state affidate a Montelisciani, che dopo aver fatto una carrellata di tutte le contraddizioni presenti in una riforma che non mantiene le promesse di velocizzazione e snellimento dei procedimenti legislativi, né quelle di contenimento dei costi delle istituzioni, perché “contraddittoria, confusa e scritta male, e che per questo creerà enormi problemi; una riforma utile solo a garantire il futuro politico di Renzi, del governo, e di tutti gli amministratori regionali e comunali che stanno dentro quella stessa filiera di potere, ma che non dà risposte ai problemi del nostro Paese e dei cittadini. Montelisciani ha poi lanciato un appello ai presenti: “in questi ultimi giorni abbiamo un solo modo per controbilanciare lo strapotere mediatico del Presidente del Consiglio e gli investimenti milionari che il PD ha messo in campo in questa campagna: dobbiamo mobilitarci, parlare con le persone al bar, a lavoro, per telefono. Dobbiamo spiegare a tutti gli effetti nefasti che avrebbe per il Paese e per ciascuno di noi la vittoria del sì. E poi andiamo a votare NO, senza paura ma con l’entusiasmo di chi sta difendendo dagli attacchi dei poteri forti una Costituzione che negli anni ha garantito al popolo italiano libertà, benessere e progresso sociale.”