Civita d’Antino. “Rimaniamo stupefatti alla vista di queste immagini visionarie e moderne, ma al contempo, perfettamente accordate con la storia e l’identità dei luoghi. L’amministrazione collaborerà con tutti i mezzi istituzionali a disposizione per sostenere e partecipare alla realizzazione del progetto”.
È l’annuncio dell’amministrazione comunale di Civita d’Antino che ha pubblicato le immagini che sono state realizzate per la redazione di una tesi di laurea magistrale che punta al recupero e alla valorizzazione di Palazzo Ferrante, nel cuore del piccolo e affascinante borgo della Valle Roveto.
“Un doveroso ringraziamento all’associazione Palazzo Ferrante, al professore Felice Casucci, Marta Maciocia, Manfredo Ferrante ed Antonella Totty Rosa, ai Professori relatori dell’ Università degli Studi dell’Aquila e a Francesco De Santis, brillante studente di Ingegneria e Architettura”, scrive l’amministrazione a guida del sindaco Sara Cicchinelli, “il quale è riuscito a reinterpretare la rigenerazione del maestoso Palazzo e dell’intero complesso strutturale”.
Informazioni sul progetto
Tesi di Laurea di Francesco De Santis: “Riuso di Palazzo Ferrante a Civita d’Antino (AQ)”, UN POLO MUSEALE E CULTURALE, Università degli Studi dell’Aquila, Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale, Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura U.E. Relatori: Prof. Arch. Alessandra Tosone, Prof. Ing. Renato Teofilo Giuseppe Morganti A.A. 2020/2021
«Il progetto di recupero, oggetto del lavoro di tesi, assume come obiettivo principale quello di ridare una nuova centralità a Palazzo Ferrante, rileggendo la sua storia e reinterpretando i suoi legami con Civita d’Antino, in modo da essere occasione e volano di processi di rigenerazione culturale ed economica per il paese e per il sistema territoriale cui appartiene.» Un proposito di lavoro che «[…] intende restituire un’immagine coerente» al manufatto di considerevole pregio architettonico, «attraverso una ricostruzione rispettosa dei valori materiali, costruttivi e formali del complesso e una ridefinizione dei suoi contenuti, funzioni e modelli d’uso, adottando strategie d’intervento compatibili anche con i caratteri e l’identità dei luoghi.»