Avezzano. E’ stata trovata la Uno bianca rubata utilizzata dai ladri per la fuga dopo la rapina in città, avvenuta ai danni di una tabaccheria di via America alla presenza di un bambino di 10 anni. In città torna l’allarme criminalità e la necessità di maggiori risorse e di maggiori controlli nel territorio della Marsica. La squadra anticrimine del Commissariato, che sta seguendo le indagini su questo ultimo episodio, ha trovato l’auto utilizzata per la fuga dopo il colpo. Si tratta di una Uno bianca.
Tre persone sono state già interrogate sulla vicenda e ci sono dei sospettati. I componenti della banda potrebbero essere individuati nelle prossime ore. La macchina era stata abbandonata dalla banda in una strada secondaria del nucleo industriale. Dagli accertamenti è risultata rubata ad Avezzano nella mattinata di sabato. All’interno non sono state trovate né le armi né i cappucci utilizzati per mettere a segno il colpo. Gli agenti hanno però rilevato delle impronte digitali che potrebbero avvalorare la tesi degli investigatori riguardo ad alcune persone sospettate. Dopo il colpo erano state infatti fermate e interrogate tre persone. Ci sono poi le immagini delle telecamere di sorveglianza, acquisite per essere visionate e studiate. Sulla vicenda il Comune di Avezzano ha chiesto un Comitato dell’ordine pubblico, mentre il sindacato di polizia sottolinea l’impegno profuso dalle forze dell’ordine contro la criminalità sempre più agguerrita. “Nonostante le difficoltà di personale e la vastità di territorio”, afferma Claudio Ciucci, segretario regionale Ugl Polizia di Stato, “va registrata una buona risposta da parte delle forze dell’ordine contro la criminalità”. L’assessore al Commercio Roberto Verdecchia, in una nota ha chiesto al sindaco Gianni Di Pangrazio ” qualora questi non l’abbia ancora fatto, di attivarsi con il Prefetto dell’Aquila per la convocazione del Comitato dell’ordine pubblico e della sicurezza, affinché la città possa godere un sereno Natale e ristabilire ad Avezzano e dintorni il rispetto delle regole civili”. Sulla stessa linea, nei giorni scorsi, si erano espresse le organizzazioni di categoria provinciali e territoriali.