Celano. “Il Comune di Celano si vanta di aver perso un finanziamento importante per la sicurezza con cui avrebbe garantito più controllo ai cittadini. Questo perché l’amministrazione continua a sostenere che Celano non ha bisogno di nulla in termini di sicurezza. Ma non è così. Si tratta solo di statistiche. Di episodi ce ne sono tanti ma spesso le persone non producono nemmeno denunce tanto hanno perso fiducia nella giustizia”.
Alla luce di quanto accaduto ieri pomeriggio in Rione Campitelli, dove tre uomini di origine marocchina si sono presi a bastonate e coltellate davanti ad un’attività ricettiva della città, il candidato sindaco al Comune di Celano, sostenuto da una lista civica, Gesualdo Ranalletta, sottolinea di come il centro marsicano abbia bisogno di più attenzione anche sui temi legati alla sicurezza.
“La droga si insinua anche tra i nostri ragazzi”, ha detto il candidato sindaco, “a rischio sono gli anelli più fragili della società. Tutti sanno a Celano cosa accade, le forze dell’ordine fanno tutto il possibile ma è evidente che il carico di lavoro è superiore all’organico a disposizione sul territorio.
Non solo sicurezza ma anche cura e manutenzione dei quartieri. Questo ad esempio è un rione nato subito dopo la Guerra. Rimasto esattamente così come era. C’è asfalto divelto, buche, strade dissestate e illuminazione pubblica carente. Rione Crocifisso come le Muranuove, il Campo Ciccotti, come Le Coste. Tutti rioni che hanno bisogno di un intervento urgente e concreto. E invece in questi giorni si susseguono incessantemente tagli di nastri, inaugurazioni, commemorazioni, tutte cose che per correttezza si sarebbero potute fare dopo le elezioni”.
“I lavori pubblici sono essenziali in un paese democratico”, va avanti Ranalletta, “ma affidati a ditte e imprese a rotazione da persone competenti e che per lavorare in Comune abbiano sostenuto un concorso pubblico. Celano è il secondo paese della Marsica, il quarto della provincia e ha tutte le carte in regola per far sentire il suo peso. E invece oggi Celano non ha nulla di attrattivo, se qualcuno passa di qui difficilmente ci torna. Perché mancano servizi e collegamenti, così come ci hanno riferito in questi giorni di campagna elettorale gli operatori dei b&b e delle strutture ricettive in generale, realtà sempre in crescita in questi ultimi anni. Altri paesi hanno costruito la propria economia proprio sul turismo e invece noi abbiamo un ufficio turistico dove ogni tre mesi viene assunta una ragazza, giusto per accontentare un po’ qui e un po’ là. Non ci sono guide turistiche formate adeguatamente, non ci sono operatori del turismo qualificati, che parlino inglese. Il turismo di Celano è fermo, noi invece vogliamo farlo diventare un centro di attrazione nazionale”.