San Benedetto dei Marsi. Imbratta l’asilo con scritte oscene e minacciose e distrugge mobili, porte e finestre. Infine decapita le galline della fattoria didattica che erano all’esterno della scuola. Con questa accusa è comparso davanti al giudice del tribunale di Avezzano, Paolo Lepidi per rispondere di uccisione di animali e danneggiamento.
Ieri mattina si è tenuto il processo a carico di un giovane di San Benedetto, 24 anni, finito sotto processo dopo le indagini dei carabinieri. I fatti si sarebbero verificati ad agosto del 2020 in paese, in pieno lockdown e secondo l’ipotesi accusatoria, il giovane, difeso dall’avvocato Mario Del Pretaro, si sarebbe introdotto nella scuola materna del piccolo centro marsicano e lì avrebbe danneggiato gli arredi, rompendo porte, specchi, un televisore, un decoder e imbrattando con delle scritte, anche con contenuto sessuale, i muri.
Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri nell’udienza di ieri, era stata ritrovata anche la scritta di minaccia: “se chiamate polizia o carabinieri, tutti morti”.
Inoltre alcune galline presenti nel cortile della scuola, sono state trovate decapitate. Nel corso dell’udienza di ieri sono stati ascoltati, oltre a un carabiniere della stazione di San Benedetto dei Marsi, che ha effettuato il primo sopralluogo, anche alcuni passanti che avrebbero visto il giovane all’interno del cortile della scuola, quando già aveva scavalcato la recinzione. L’udienza è stata aggiornata al 27 novembre.