Celano. Sono stati assolti dall’accusa di bullismo per aver rapinato ed estorto del denaro a un coetaneo. Si tratta di due ragazzi di Celano, entrambi minorenni. La posizione di un terzo ragazzino è stata invece stralciata e il processo rinviato ad aprile. Il giudice del tribunale per i minorenni dell’Aquila, per uno di loro ha stabilito la “tenuità” del fatto visto che si trattava di somme di denaro non elevate. I fatti risalgono al 2012 quando, secondo l’accusa, tre adolescenti del posto iniziano a minacciare un loro coetaneo intimandogli di consegnare loro 50 euro. L’estorsione va avanti per diversi giorni e le intimidazioni diventano sempre più pressanti. “Se non ci dai 50 euro domani diventano 300”, gli dicono, aggiungendo che lo avrebbero picchiato se non avesse portato il denaro. Secondo l’accusa arrivano anche a minacciarlo di morte e in un’altra occasione gli infilano le mani in tasca portandogli via 35 euro.
Pur di trovare i soldi e accontentare i suoi persecutori, il minorenne arriva anche a vendere dei gioielli di famiglia in modo da procurarsi il denaro e placare le richieste. Sempre secondo l’accusa, all’adolescente celanese viene poi rubato il cellulare, uno smart-phone di ultima generazione. Il cellulare diventa un mezzo per ricattare ulteriormente il loro coetaneo che però non si piega alle richieste e decide di far venire i fatti alla luce. I tre vengono denunciati e iniziano le indagini. Finiscono anche sotto processo con l’accusa, a vario titolo, di rapina ed estorsione. Uno di loro, nel corso del processo davanti al giudice per i minorenni dell’Aquila, è stato assolto dall’accusa. Per un altro dei minori, accusato di rapina, il giudice ha deciso di scagionare il ragazzo per “tenuità” del fatto visto che aveva portato via al coetaneo una somma di soli 35 euro. Per il terzo il processo è ad aprile. Gli accusati erano difesi dall’avvocato Domenico Quadrato.