Avezzano. “Mi picchiavano e mi costringevano a chiedere l’elemosina in chiesa. Una volta tornata a casa dovevo consegnare l’intera somma raccolta”.
Ma non solo. La ragazza è stata forzata al concepimento e ha dato recentemente alla luce un bambino.
“Mi controllavano e mi seguivano e spesso rimanevo senza mangiare”, continua il racconto della giovane.
È una storia drammatica quella che arriva da Avezzano, dove una ragazza minorenne di origine rom ha denunciato, ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila, alcuni dei suoi familiari per i ripetuti abusi e soprusi che la hanno ridotta e costretta ad una condizione di schiavitù.
A seguito delle indagini sono stati rinviati a giudizio l’ex compagno, i suoceri e sua madre.