Avezzano. Si presenterà davanti al giudice per le indagini preliminari e racconterà il dramma dello stupro subito da uno straniero. Si tratta della ragazza avezzanese di 30 anni violentata nella notte tra il 10 e l’11 marzo nell’aula magna in costruzione del liceo scientifico. Al riguardo è stato fissato un incidente probatorio per cristallizzare le accuse nei confronti dello straniero, Ghettas Yassine, 27 anni, magrebino, accusato di violenza sessuale e arrestato dopo un periodo di latitanza dagli agenti del commissariato di Avezzano. La polizia aveva dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del ventisettenne che, a marzo scorso, aveva violentato una giovane tossicodipendente avvicinata mentre camminava sola di notte e, dopo aver fatto un pezzo di strada con lei, le aveva offerto del crack appartandosi nel cantiere abbandonato del liceo scientifico.
La malcapitata denunciò poi l’accaduto al commissariato di Avezzano e la squadra anticrimine è riuscita a rintracciare il giovane senza fissa dimora che era fuggito a Milano. Ora è stata fissata l’udienza per l’incidente probatorio per l’11 ottobre prossimo davanti al tribunale di Avezzano. Dopo aver fatto un pezzo di strada con lei, Ghettas le aveva offerto del crack e i due si erano messi d’accordo per fumarlo nell’edificio abbandonato che si trova in via Cavalieri di Vittorio Veneto e che spesso è utilizzato come dormitorio da sbandati o per spacciare droga. Proprio nella struttura, sempre stando a quanto ricostruito dalla polizia, si è consumata la violenza. La giovane si era resa conto che si trattava di una trappola da cui non è riuscita a fuggire. Il mattino seguente non era rientrata nella casa di accoglienza e si era rivolta ad alcuni familiari, raccontando quanto le era capitato. Dopo la denuncia al commissariato di Avezzano, la squadra anticrimine è riuscita a rintracciare lo straniero difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta.