Avezzano. Sono gli antichi canti che si tramandano di padre in figlio a fare da collante al raduno degli alpini in città. Il clima di festa che accompagna le penne nere viene creato con semplicità da loro stessi che si radunano intorno a un tavolo e iniziano a cantare con emozione e nostalgia. Non c’è distinzione di paese o di gruppo. Appena viene intonato un canto immediatamente gli altri si uniscono ed è subito festa. Ieri mattina alle 11 nella sala consiliare del Comune di Avezzano, il sindaco della città Gabriele De Angelis ha ricevuto il presidente nazionale dell’associazione Alpini, Sebastiano Favero. De Angelis, nel ribadire la totale e piena disponibilità dell’amministrazione ad ogni supporto organizzativo necessario all’evento in corso ha fatto un chiaro riferimento ai valori alpini e nel salutare il presidente nazionale dell’A.N.A. Sebastiano Favero ha ribadito che Avezzano accoglie con orgoglio e onore i convenuti da gran parte dell’Italia.
Particolare attenzione all’Abruzzo, colpito dai recenti terremoti è stata data dal presidente Favero che, nel riunire i caduti della Grande Guerra alle vittime del terremoto di Avezzano ha ribadito come in queste terre sia forte la capacità di rinascere dopo le grandi catastrofi, passate e recenti. Un richiamo particolare il Presidente lo ha fatto all’attuale intervento dell’A.N.A. che, grazie a una raccolta fatta presso tutti gli iscritti, realizzerà a Campotosto una struttura polifunzionale integrata che sarà edificata e consegnata entro il prossimo mese di Ottobre. Un nuovo fattivo contributo degli Alpini d’Italia alle popolazioni Abruzzesi, dopo il sisma del 2009 che ha acceso in particolare la gioia degli Alpini di questa località dell’Abruzzo Aquilano, completamente distrutta dal recente sisma centro Italia. La cerimonia si è conclusa con la consegna all’Alpino Mario Sansone, Capogruppo di Avezzano, della Penna dell’Alpino da parte del Presidente Nazionale dell’A.N.A. Favero.
In mattinata poi il sindaco ha accolto uno dei simboli dell’associazione, dove sono appuntate 216 medaglie d’oro a testimonianza della grande storia degli Alpini: lo stendardo con solennità e commozione. Nel pomeriggio c’è stata la deposizione della corono dall’oro alla presenza del colonnello Massimo Iacobucci e poi la messa solenne in cattedrale con autorità civili e militari celebrata dal parroco don Claide Berardi. La fanfara degli alpini, che si è esibita in piazza Risorgimento, è stata l’attrazione della giornata. Gli avezzanesi hanno invaso la piazza nel tardo pomeriggio di per il concerto dei musicisti delle penne nere guidati dal presidente Giuseppe Di Due. Oggi tutti in strada per il corteo finale che dalle 9.30 invaderà la città.