Carsoli. Sta entrando nel vivo la raccolta differenziata porta a porta a Carsoli e negli altri comuni della Piana del Cavaliere e le polemiche non mancano. Il consigliere comunale d’opposizione, Domenico D’Antonio, ha accusato l’amministrazione comunale di essere stata spendacciona per quel che concerne il servizio. “Leggo con soddisfazione che finalmente parte il servizio di raccolta differenziata per l’intero territorio comunale”, ha commentato D’Antonio, “e il servizio di raccolta, trasporto, avvio allo smaltimento e/o recupero dei rifiuti relativo al bando approvato nel dicembre 2014 e che rappresenta uno degli ultimi atti della nostra amministrazione; a tal proposito, basta andare a verificare i presenti nella seduta consiliare in cui fu approvato per rendersi conto che le manovre architettate e gestite dall’interno e dall’esterno erano già partite e che rischiavano di far saltare un atto fondamentale per i cittadini”.
“Sono anche soddisfatto nel leggere le dichiarazioni del sindaco che, finalmente, ammette che il servizio sarà uno dei più evoluti del settore, altamente tecnologico e che rappresenterà un passo importante nell’applicazione della regola ognuno paga per i rifiuti che produce”, ha continuato D’Antonio, “parlo di passo importante perché i microchip applicati sui contenitori consentiranno di stabilire, per ora, solo il volume e non la quantità dei rifiuti conferiti, come dichiarato erroneamente dal Sindaco (evidentemente non è informata sui dettagli, non avendo seguito la procedura, che prevede tra l’altro uno studio approfondito con totale tracciamento su 200 utenze per individuare il metodo più corretto per arrivare, successivamente, alla stima puntuale dei rifiuti prodotti e conferiti da ogni utenza). Una cosa che il Sindaco ha dimenticato di comunicare è la forte riduzione, circa il 15%, della tariffa sui rifiuti di cui beneficeranno i cittadini a partire dal 2017, proprio a seguito della riduzione strutturale dei costi del servizio conseguente al bando che scendono da più di 1.000.000€ precedenti a circa 850.000€. Questo significa pianificare e lavorare per il futuro. Noi siamo soddisfatti del grande lavoro precedentemente svolto e non ci interessa richiamare e ricordare le polemiche e le critiche ricevute da rappresentanti dell’amministrazione Nazzarro e del PD durante la stesura del bando.
Il tempo ristabilisce sempre la verità. Detto questo, invece, una riflessione va fatta proprio sulla distribuzione delle attrezzature. Come succede spesso quando uno degli interlocutori è il Comune di Carsoli, a guida Mazzarro, si è verificata, inspiegabilmente, la moltiplicazione dei pani e dei pesci; in questo caso delle persone e dei tempi di utilizzo e, di conseguenza, dei relativi costi relativi alla distribuzione dei mastelli. All’inizio i rappresentanti dell’Aciam avevano calcolato che per la distribuzione dei mastelli nel Comune di Carsoli dovessero essere utilizzati n. 2 operatori per 15 giorni. Del resto basta fare dei confronti con situazioni analoghe (come il censimento della popolazione commissionata dall’Istat e la lettura dei contatori, a suo tempo, commissionata dal Cam) per rendersi conto che il calcolo fatto inizialmente dall’Aciam era perfettamente esatto e preciso.
Adesso la notizia clamorosa: l’Aciam, tramite una cooperativa, impiegherà per il servizio ben 5 operatori per circa 2 mesi.
E, qui, nascono le domande. Come sono stati selezionati gli operatori? Chi li ha indicati (da quel che ci risulta, l’amministrazione Nazzarro o, quantomeno, alcuni dei suoi componenti)? Come mai non si è fatto un avviso pubblico data la natura dell’Aciam? Bisogna infatti ricordare che l’azionariato dell’Aciam è per il 51% in capo ai Comuni soci. Per quale motivo è lievitato il numero delle persone impiegate e, conseguentemente, del costo complessivo? Da chi è arrivata la richiesta in tal senso? Cosa ne pensano i Sindaci degli altri Comuni soci di tale comportamento che ricade, di riflesso, sulle tasche anche dei loro cittadini? Del resto si ripetono le stesse situazioni già avvenute durante la sottoscrizione della convenzione dell’amministrazione Mazzetti con l’Aciam del 2010 dove all’art. 8 fu prevista l’assunzione di 2/3 unità. I componenti dell’amministrazione Nazzarro sono molto impegnati in questi ultimi giorni nella battaglia referendaria; uno dei punti che enfatizzano maggiormente è la presunta riduzione dei costi della politica. Dimenticano che i veri sprechi e costi della politica si nascondono proprio in questi comportamenti ed in altri che l’amministrazione mette in atto. Ancora una volta vengono smentiti clamorosamente dai fatti: non hanno assolutamente a cuore il denaro dei cittadini onesti e lavoratori ma si preoccupano, esclusivamente, di onorare (in senso eufemistico) gli impegni presi in campagna elettorale. Ciò nonostante Carsoli, per alcuni aspetti, continua a rimanere “porto franco”.