Avezzano. Quattro mesi d’attesa per sottoporsi a un ecodoppler, ma la Asl chiarisce: “chi deve sottoporsi a un intervento chirurgico urgente per le arterie fa sempre l’esame in tempi rapidi; gli esami più urgenti alle vene, invece, vengono effettuati tramite Pronto Soccorso (quindi, appunto, d’urgenza); tempi adeguati, infine, per chi, avendo malattie venose croniche invalidanti, su valutazione e richiesta dello specialista, ha bisogno dell’esame per l’intervento chirurgico che quindi non viene mai differito”. Il servizio Angiologia all’ospedale di Avezzano precisa che i tempi degli esami sono stabiliti – secondo i criteri del Piano regionale per le liste d’attesa – dalla gravità delle patologie: le richieste, per casi senza alcuna conseguenza per la salute, cedono quindi il passo agli accertamenti urgenti. Tra l’altro, con la prevista riconferma nei prossimi mesi di una seconda unità medica, già in servizio dal maggio scorso al fianco del Direttore di Angiologia di Avezzano, Mauro Pinelli, si prevede un’ulteriore riduzione dei tempi d’attesa. “Nell’ambito delle richieste di esami”, dichiara Pinelli occorre distinguere tra i vari casi. I pazienti con patologie arteriose, candidati ad interventi urgenti”, dichiara il dottor Pinelli, “godono di una lista di attesa prioritaria, stabilita dal chirurgo vascolare”. “Invece gli esami venosi più urgenti vengono compiuti tramite Pronto Soccorso, quindi subito, quando si sospetta una trombosi profonda. In altri casi, quando si tratti di insufficienza venosa cronica invalidante l’ecodoppoler viene effettuato, in seguito a valutazione e richiesta dello specialista, in tempi adeguati. Pertanto, non c’è mai il rinvio dell’intervento chirurgico poiché l’accertamento – su richiesta degli specialisti di Chirurgia vascolare – viene fatto in tempi congrui. Va precisato”, conclude Pinelli, “che la maggior parte di richieste di ecodoppler venosi agli arti inferiori riguarda patologie che non hanno alcuna conseguenza o, tutt’al più, solo uno scarso impatto sul circolo venoso e che spesso causano solo inestetismi. Pertanto”, conclude Pinelli, “non c’è alcuna notizia allarmistica e gli utenti possono contare su un’assistenza sempre garantita e tempestiva. Mobilità attiva: 1 utente su 4 da fuori Regione. Da Gennaio a oggi, il servizio Angiologia dell’ospedale di Avezzano ha effettuato 5402 prestazioni, di cui 3.200 a beneficio di esterni (cioè non ricoverati). Il 25% dei 3.200 utenti esterni proviene da altre Regioni (prevalentemente da Lazio, Molise e Marche). In sostanza, 1 paziente su 4, flusso che produce la cosiddetta mobilità attiva e che porta risorse all’Azienda. Nel complesso, tra ricoverati ed esterni, a fine 2012 si prevedono, rispetto allo scorso anno, circa 2.000 prestazioni in più, grazie anche all’utilizzo dei fondi, previsti per la riduzione delle liste di attesa, che hanno consentito di assumere un altro medico.