Fate una prova: digitate sulla casella di Google le parole “panettone Abruzzo”. Scoprirete che una buona parte dei risultati della prima pagina (quella che conta quando si cercano contenuti rilevanti) rimanderanno alla stessa fonte: Rustichella d’Abruzzo. L’azienda della provincia pescarese è ben nota come pastificio d’eccellenza, apprezzato da chef e consumatori in tutto il mondo (e ne abbiamo già raccontato la storia qui). Ma, negli ultimi anni, ha allargato e diversificato la sua produzione, sviluppando linee dolci e salate di altissima qualità, raggruppate sotto le categorie “La Dispensa” e “Le Dolcezze”.
Non deve stupire, quindi, che sia a loro marchio uno dei panettoni più ricercati e consumati d’Abruzzo, come il successo su Google dimostra. Declinati in molte varianti, dal classico ai gusti più ricercati, sia in versione dolce che salata, sono realizzati secondo ricette originali che non lasciano nulla al caso.
Alla base, come si addice ad ogni lievitato “serio”, la pasta (o lievito) madre: un semplice impasto di acqua e farina acidificato, che funge da ingrediente per la lievitazione e che, a differenza del classico lievito di birra, contiene moltissimi microorganismi importanti per la nostra salute.
A fronte di una lavorazione più lunga e complessa (il lievito madre va “nutrito” costantemente ed ha tempi di lievitazione meno “controllabili”) il risultato però sarà un panettone estremamente più digeribile ed aromatico.
Un esempio, in tal senso, si ha con il Panettone Classico, con canditi e uva sultanina: morbido e fragrante, è confezionato a mano e si presenta con un elegante incarto, che dona a questa specialità un tocco di raffinatezza in più. Per chi ama sapori più contrastanti, una variante di grande successo è invece quella Arancia e Cioccolato: la base è la stessa, ma qui la potenza e la freschezza agrumata crea un gioco di equilibrio con la golosità e la persistenza del cioccolato, per un risultato davvero intrigante.
Se, fin qui, siamo rimasti abbastanza nel solco della classicità, ci sono due prodotti che hanno una vera anima abruzzese: la Zunza e il Pan Strozzo.Sono un amante dell’anice, un ingrediente che si trova in tante ricette di dolci abruzzesi, come le notissime ferratelle. La Zunza – a base di farina, uovo, zucchero e anice, ricoperto da una pioggia di mandorle – mi ha quindi conquistato al primo assaggio, col suo inconfondibile profumo che fa tanto “aria di casa”.
Fa parte, infatti, di quella categoria di dolci, spesso difficili da trovare fuori dalla zona d’origine, che non si possono chiamare propriamente panettoni, ma che rappresentano comunque la tradizione italiana delle festività natalizie.
Stessa cosa si può dire per il Pan Strozzo: dalla forma di una piccola cupola che si ispira ai “pani” che i pastori abruzzesi portavano con sé nel periodo della transumanza, è ottenuto da una ricetta originale vecchia di secoli – con impasto a base di uova fresche, farina, mandorle tritate, miele, ricoperto da uno strato di cioccolato fondente – che Rustichella d’Abruzzo ha arricchito con fichi secchi della varietà dottato, una delle più dolci e difficili da trovare. La cosa da apprezzare, qui, è la complessità delle sensazioni organolettiche: si passa da sentori e sapori più morbidi e dolci, a quelli tipici della frutta secca, a quelli più golosi del cioccolato, in un mix veramente ben amalgamato. Bonus per il canavaccio tipico abruzzese della confezione, che ti resta come utile gadget a fine consumo.
Per chiudere – o meglio, per iniziare le danze a tavola con un antipasto originale – il Panettone salato con Pomodorini Semisecchi e Pecorino. Ha un carattere forte e ricco di sfumature, che farà felici tutti coloro che non amano le dolcezze eccessive. L’ho provato appena tiepido (30 secondi in microonde) ed è durato in tavola il tempo di un brindisi…ovviamente con un buon Montepulciano d’Abruzzo!
Il tutto acquistabile online sullo shop dell’azienda (Casa Rustichella) e nelle migliori gastronomie.