Avezzano. Quattro mesi ci superano dalle amministrative 2020 al Comune di Avezzano. Una tornata che per molti si preannuncia come confusa, disorganizzata e, soprattutto, priva di quell’appeal fondamentale sulla cittadinanza chiamata a eleggere il proprio primo cittadino. Il clima di attriti, scontri verbali e dibattiti più o meno accesi ha incrinato non poco l’umore della gente. A ciò si aggiunga il commissariamento della città. Percepire, quindi, lo sconforto circa lo stato di salute della politica avezzanese non è poi così complesso.
Era il giugno del 2017 e lo scontro tra il sindaco uscente Giovanni Di Pangrazio e il candidato Gabriele De Angelis con la coalizione “Insieme” terminava con la vittoria di quest’ultimo dopo essere andati al ballottaggio. Nel primo turno le dieci liste messe in campo da Di Pangrazio (a forte trazione civica, pur se con un marcato riferimento a sinistra) non riuscirono ad avere la meglio sulle sette dello sfidante (solo liste civiche). Allo “spareggio”, quello che sarebbe poi diventato sindaco del capoluogo marsicano ottenne il 53,8% dei voti (10.018 voti) contro il 46,2% del rivale (8.588 voti).
La vittoria di De Angelis, però, non fu indolore. Fin dai giorni successivi si rincorse lo spettro della oramai celeberrima “Anatra Zoppa” . Ombra che aleggerà per tutta la durata della legislatura, minandone il percorso in più occasioni. Una censura amministrativa che ne segnerà drasticamente il prosieguo.
A distanza di circa tre anni da quei giorni, lo scenario è totalmente stravolto. L’amministrazione De Angelis è caduta, la città vive il suo commissariamento e lo scontro dialettico tra fazioni e opposizioni, colleghi di coalizione ed ex alleati è sempre più serrato. Molti dubbi circa la possibile ricandidatura dello stesso ex primo cittadino. Inoltre, è ancora tutto da decifrare il futuro degli ex amministratori di maggioranza. Crescenzo Presutti, storico braccio destro ed ex assessore all’ambiente e vicesindaco potrebbe decidere di scendere in campo qualora si riconosca in un progetto che metta al centro le sue storiche battaglie per l’ambiente e l’ecosostenibilità.
Da valutare la posizione di Leonardo Casciere, ex assessore alla sicurezza e affari sociali, che dopo aver chiuso con la Lega potrebbe supportare un progetto civico, magari assieme alla fedelissima Arianna Stati. Lino Cipolloni ha già aderito al progetto “Cambiamo” di Gaetano Quagliariello dichiarando che “nei prossimi comunicheremo le modalità della nostra presenza alle elezioni comunali di Avezzano e il nominativo del candidato sindaco al quale assicureremo il nostro sostegno, in nome della coerenza e del radicamento territoriale che hanno sempre contraddistinto il nostro impegno politico”.
Da decifrare la posizione dei giovani su cui tanto De Angelis aveva puntato, nell’ottica del rinnovamento politico: Chiara Colucci, Angela Salvatore, Pierluigi Di Stefano ancora non lasciano trapelare nulla su quello che potrà essere il loro impegno politico. Di Stefano, in particolare, dovrebbe appoggiare il progetto civico di Mario Babbo su cui, però, lo stesso ancora non si sbilancia. I quattro civici di “Responsabilità Civica”, cioè Vincenzo Ridolfi, Alessandro Pierleoni, Donato Aratari e Antonietta Dominici difficilmente supporteranno De Angelis in caso di ricandidatura. Altresì da escludere il sostegno dell’ex gruppo di Fratelli d’Italia composto da Maurizio Gentile, Iride Cosimati e Leonardo Rosa.