Tagliacozzo. Il tempo sta per scadere. Sono quattro le liste che si scontreranno per le prossime elezioni amministrative. Oggi a mezzogiorno, si chiuderà definitivamente il “check-in” dei candidati. Ieri è andata in porto la trattativa tra i Giovagnorio, Vincenzo e Roberto del Partito Democratico. Sarà il primo a guidare la lista Prospettiva Futura composta in buona parte da giovani. L’ex consigliere di opposizione Vincenzo Montelisciani, con “Tagliacozzo Unita” ha raccolto intorno a sé raggruppamenti trasversali e aperti alla società civile con una lista che dovrebbe essere costituita da giovani under 30, con la presenza di alcuni membri dell’ex amministrazione Di Marco Testa, ossia Antonio Stipano e Maria Antenucci in prima linea, e soprattutto l’ex assessore Gabriele Venturini che però, proprio in virtù dell’inchiesta, è rimasto dietro le quinte preferendo di non candidarsi. Grandi aspettative anche per il Movimento 5 stelle che sarà guidato dall’unico candidato capolista donna, Maria Zaccone. Torna in corsa anche il sindaco Maurizio Di Marco Testa che dopo l’annullamento da parte del tribunale del riesame dei provvedimenti cautelari perché l’ordinanza è stata ritenuta illegittima, insieme all’ex vicesindaco Angelo Poggiogalle, il consigliere Antonio Amicucci, entrambi indagati nell’ambito della stessa inchiesta, il presidente del consiglio Paolo Rapo, ma anche volti nuovi e giovani come Andrea Grossi e volti professionisti come l’avvocato Alessandra Ricci. Paradossale, tuttavia, e per certi versi presagita, è la fuoriuscita o l’esclusione di Alfonso Gargano, il grande accusatore di Di Marco Testa. “Sono stato escluso dai politicanti, non dal popolo”, ha affermato Gargano. “Purtroppo quando si va contro il ‘sistema’, i politicanti ti si mettono contro, mentre la politica è un’arte bellissima. Ero indeciso di mio, per questioni personali e per una serenità personale e familiare, se ricandidarmi o meno. Ma qualunque cosa avessi deciso personalmente ci sarebbe comunque stato un veto a una mia ricandidatura e a una conseguente rielezione”. Smentite anche le voci sulla presentazione di una propria lista, ma il villese annunciava ieri sera “sicuramente, con un giorno di tempo, mi sembra impossibile presentare un piano serio. Sono tante le persone che mi hanno chiamato e me lo hanno chiesto, ma a questo punto preferisco rimanere al di fuori”. L’opposizione contro Di MarcoTesta è stata acerrima in questi anni, combattuta sino all’ultimo. Autore degli esposti, eletto da alcuni cittadini come “paladino di giustizia”, oggi Gargano è fuori dai giochi politici della città. Non lo è invece Maurizio Di Marco Testa che, rivendicando l’omogeneità della sua lista, guiderà “Il paese che vorrei”. Mancano poche ore allo scadere della presentazione e presto usciranno i nomi di tutti i candidati. @RaffaeleCastiglioneM