Avezzano. Arrivano di nuovo a Luco i controlli a tappeto con rinforzi di agenti provenienti dalle altre questure abruzzesi ed esperti di immigrazione. E’ una scena già vista lo scorso anno, ma anche nel 2010, quando il paese, su disposizione del prefetto in collaborazione con la questura dell’Aquila, decise di organizzare una task force con tutte le forze sul territorio e arrivate dalle altre provincie. Tutto ciò a causa delle tensioni sociali che si erano venute a creare tra immigrati e residenti. Ora ci risiamo. Stavolta il tentativo è con poliziotti dell’anticrimine di Pescara e agenti dell’ufficio immigrazione dell’Aquila. Allora il problema non era stato risolto e ora ci riprova il nuovo questore Giovanni Pinto che ieri si è recato sia in commissariato ad Avezzano, sia dal sindaco Gianni Di Pangrazio, sia dal primo cittadino di Luco, Domenico Palma. Il figlio di Palma, Luigi, un giovane agente in servizio al commissariato di Avezzano, è indagato nell’inchiesta che vede coinvolti insieme a lui altri due giovani del posto per presunte violenze nella notte nei confronti di immigrati. Ora è stato trasferito a Sora (Frosinone) in attesa dell’esito delle indagini. Nei raid criminali contro gli stranieri e i malviventi messi in atto da vere e proprie bande di residenti, per il momento sono indagati, oltre al poliziotto Luigi Palma, il cugino Francesco, un forestale, e il suo amico Alessio Kanshaj. Secondo gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Guido Cocco, titolare dell’indagine, ci sarebbero altre persone coinvolte. Sono però ancora ricercate. Probabilmente altri giovani di Luco. L’indagine si basa principalmente sulle testimonianze delle persone aggredite, tra cui due marocchini, e un giovane di Trasacco accoltellato. Gli stranieri avrebbero riconosciuto gli indagati sul luogo dell’aggressione. I tre giovani sono difesi dagli avvocati Leonardo Casciere, Carlo Polce e Antonio Milo.