Avezzano. Grande successo al Teatro dei Marsi per il doppio appuntamento con la storica band dei Nomadi. Una ventata di allegria, emozione e, naturalmente, buona musica ha invaso il pubblico di ogni età. Un pubblico numeroso che è arrivato da tutto l’Abruzzo per assistere alle esibizioni del gruppo fondato dal tastierista Beppe Carletti e dal cantante Augusto Daolio, nel 1963. Ieri sera l’ultimo saluto al capoluogo marsicano, selezionato come tappa del nuovo tour teatrale dal titolo “Nomadi Dentro”. Circa due ore e mezza di puro spettacolo che ha incantato e conquistato la platea.
Impossibile non cantare i brani che hanno segnato la storia e che per questo la band, tra le più longeve a livello nazionale e internazionale, ha riproposto sul palco: “Io vagabondo”, “Dio è morto”, “Un pugno di sabbia”, “Io voglio vivere” e “Tutto a posto”. Al tempo stesso, però, sono state portate alla luce tutte le novità giunte dal nuovo album. In primis la voce del gruppo, quella di Yuri Cilloni, che ha iniziato a far parte della band dal 3 marzo 2017. Si vantano poi collaborazioni come quella di Francesco Guccini, che ha scritto il testo di “Nomadi” e quella di Alberto Salerno autore di “Terra di nessuno”. Dall’impegno sociale alla pace, dall’amore ai sentimenti in generale. Sono varie le tematiche che contraddistinguono i testi dei Nomadi, i quali però sono indistintamente portatori di un profondo messaggio.
Ai due ciclisti Michele Scarponi e Marco Pantani è stata dedicata “L’ultima salita”, a tutte le vittime dell’olocausto, invece, “La canzone del bambino nel vento (Auschwitz)”. Il terzo gruppo italiano per vendite oltre ad aver lasciato un segno nella città di Avezzano ha anche lanciato un invito a viaggiare. Perché solo percorrendo numerosi chilometri si può arrivare ad essere Nomadi Dentro! @GiorgiaD’Ascanio