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“Come noto, le procedure d’indizione di concorsi pubblici per l’assunzione di nuovo personale, per una Pubblica Amministrazione rappresentano un carico di lavoro straordinario, con assunzioni di responsabilità non indifferenti, dato anche il rischio di eventuali ricorsi”, ha dichiarato il sindaco di San Benedetto dei Marsi Quirino D’Orazio. “Al fine di coprire i posti vacanti in pianta organica, avremmo potuto anche attingere a graduatorie pubblicate da altri Enti, ma abbiamo preferito intraprendere una strada più complessa, per stilare finalmente tre nostre graduatorie e consentire a tante altre persone di poter ambire ad un posto pubblico. La scelta di indire ben tre concorsi contemporaneamente è stata molto coraggiosa, ma grazie alla collaborazione tra amministratori, segretario comunale, dipendenti e personale di supporto, che ringrazio pubblicamente, per tutto quello che stanno svolgendo, l’iter sta andando avanti speditamente. L’obiettivo che ci sta guidando è quello di voler dare a tante persone, una nuova possibilità, una nuova speranza, ovvero quella di poter raggiungere quello che, comunemente viene chiamato “posto fisso”.
“I posti a disposizione del nostro Comune sono complessivamente 6, ma siamo convinti che le graduatorie definitive dei tre concorsi, daranno la possibilità a decine o centinaia di persone (dipende dal numero dei partecipanti), che rientreranno nelle graduatorie utili, di poter essere assunti, mediante lo scorrimento delle stesse, anche da altri Enti pubblici, che vorranno attingervi, creando così opportunità di lavoro stabile e certezze economiche, che costituiscono, da sempre, le basi per costruire un futuro. Erano questi gli obiettivi che ci eravamo prefissati e sono questi gli obiettivi che vogliamo raggiungere, cioè dare non solo una speranza, ma anche risposte concrete. Una grande opportunità si appresta davanti agli occhi di tutti gli interessati. Ora Tocca solamente a voi presentare opportuna domanda entro 30 giorni a partire da domani, e dare del vostro meglio. In bocca al lupo a tutti e che vinca il migliore”, conclude Quirino D’Orazio.