Avezzano. Quattordicesimo appuntamento con Psicotime, la rubrica in collaborazione con la psicologa Giulia D’Ascanio.
Per questo è importante saper dire di “no” in maniera assertiva:
- Dire di no, quando risulta necessario per voi, vuol dire mettere dei paletti.
- Avere il coraggio di essere se stessi.
- Concedersi il diritto di comunicare i propri vissuti, dandosi la possibilità di esprimersi sempre in favore dei propri bisogni e mai contro.
- Mettere sullo stesso piano le proprie necessità e quelle degli altri.
- Darsi il giusto valore.
Gli ambiti che potreste prendere in considerazione sono: quello professionale, amicale, familiare e sociale; cercate di analizzare come vi comportate in ognuno di questi contesti e soffermarvi su quelli in cui credete di annullarvi maggiormente.Quindi cosa fare quando stiamo cercando di dire “no”, ma abbiamo paura di farlo?
1. Rispetta te stesso e l’altro nella stessa misura: le domande da porsi sono “ho mantenuto il rispetto per me stesso e contemporaneamente per l’altra persona?”.
– Rispettare me stesso: essere meno passivo
- Esprimere i miei sentimenti
- Chiedere ciò di cui ho bisogno
- Affermare le mie scelte
- Difendere i miei diritti
– Rispettare l’altra persona: diventare meno aggressivo
- Non urlare
- Non dominare o intimidire fisicamente gli altri
- Non insultare o attaccare sul personale
- Non dire cose al puro scopo di ferire
- Non perdere il controllo della tua rabbia
2. Definisci il tuo scopo: prima di intervenire, chiarisciti bene cosa stai cercando di ottenere da quel confronto.
3. Scegli un contesto adeguato: cerca sempre di parlare in un momento e in un luogo che ti comunichino un senso di calma e di privacy.
4. Se possibile, trova un momento in cui l’altro è calmo: affronta un discorso quando pensi che l’altra persona possa essere il più possibile recettiva rispetto a quanto intendi comunicare.
5. Mantieni la calma: non perdere il controllo e non abbandonarti alla rabbia; se senti che ti stai agitando troppo, allontanati dalla situazione finché non ti senti pronto ad affrontarla con più lucidità.
6. Cerca di essere il più conciso e chiaro possibile: tanto più sarai breve e chiaro, quanto più il tuo messaggio risulterà efficace.
7. Parla dei tuoi sentimenti personali, non di “cose oggettivamente giuste”: evita la predica agli altri su ciò che è giusto o sbagliato o su come ci si dovrebbe comportare in certe circostanze (usa frasi che iniziano con “mi sento…”, “non mi piace quando…”, “questo tuo comportamento mi fa sentire…”).
8. Non metterti sulla difensiva: non giustificare le tue emozioni; non elencare tutte le ragioni a sostegno di ciò che dici. I tuoi sentimenti sono una giustificazione sufficiente.
9. Se l’altro protesta, rimani semplicemente sulla tua posizione: evita offese verso la persona ma persegui fedelmente il tuo scopo per rimanere in linea con te stesso.
10. Ricordati che tutti i “si” che pronunci controvoglia sono nocivi perché’ portano alla demotivazione, alla rabbia, alla tensione e alla perdita dell’autostima.
Infine chiedetevi quanto tempo passate ogni giorno a cercare di piacere agli altri, invece che a piacere e ad essere voi stessi.








