Avezzano. Quarantanovesimo appuntamento con Psicotime, la rubrica in collaborazione con la psicologa Giulia D’Ascanio. Le aspettative sono presenti nel nostro quotidiano; capita spesso, però, che quando non si realizzano, ci sentiamo frustrati e delusi. Ecco perché è essenziale comprendere i limiti mentali che rappresentano. Esse sono convinzioni personali a proposito di eventi che possono verificarsi o meno. Sono ipotesi sul futuro, anticipazioni basate su aspetti soggettivi e oggettivi. Le aspettative variano dalla piccola possibilità che si realizzino, alla realizzazione quasi certa. Alcune aspettative hanno un carattere automatico perché sono alimentate principalmente dai nostri desideri, illusioni e credenze, quindi le nutriamo senza essere pienamente consapevoli della loro origine e senza valutare quanto siano realistiche. Altre, invece, hanno un carattere più riflessivo poiché partono da un processo di analisi dei diversi fattori coinvolti, essendo più realistiche.
Quali sono le funzioni delle aspettative?
La funzione principale delle aspettative è prepararci all’azione. Se anticipiamo mentalmente ciò che può accadere, possiamo preparare un piano d’azione in modo che la vita non ci colga sprovveduti. Le aspettative, quindi, ci aiutano a prepararci mentalmente per il futuro. Infatti, la maggior parte delle nostre decisioni non si basa esclusivamente su dati oggettivi – come ci piace credere – ma sulle aspettative che nutriamo riguardo ai risultati di tali decisioni. In tal senso, le aspettative diventano una sorta di bussola interiore che ci guida in molte scelte. Il problema è che aspettarsi che accada qualcosa non lo farà accadere, quindi quando le aspettative non sono realistiche possono finire per giocarci brutti scherzi e, invece di aiutarci a prepararci mentalmente, ci portano alla frustrazione.
Esempi di aspettative non realistiche
- La vita dovrebbe essere giusta. La vita non è giusta, alle “persone buone” accadono cose cattive. Sperare di poter eliminare problemi e difficoltà solo perché siamo “buoni” è un esempio di aspettativa non realistica che abbiamo nutrito tutti.
- Le persone devono capirmi. Di solito pensiamo che un gran numero di persone pensi come noi e che abbiamo ragione. Ma non è sempre così, ognuno ha il suo punto di vista e questo non deve corrispondere al nostro.
- Andrà tutto bene. È una frase che ci ripetiamo spesso per infonderci fiducia, ma la verità è che se non ci assicuriamo che le cose vadano bene mettendoci al lavoro, i nostri piani potrebbero andare a rotoli in qualsiasi momento.
- Le persone dovrebbero comportarsi bene con me. Speriamo che le persone siano gentili e disposte ad aiutarci, ma non sarà sempre così. Ad alcune persone non piaceremo e ad altri semplicemente non importiamo. Dobbiamo accettarlo.
- Posso cambiarlo. Tendiamo a pensare che possiamo cambiare gli altri, un’aspettativa abbastanza comune nelle relazioni. Ma la verità è che il cambiamento personale deve venire dall’interno, dalla motivazione intrinseca. Possiamo aiutare una persona a cambiare, ma non possiamo cambiarla o “ripararla”.
Come dominare le aspettative
- Assumi la responsabilità delle tue decisioni. Le aspettative non sono fatti, sono semplici probabilità, comprendere questa differenza, ci permetterà di assumere la responsabilità della nostra vita. Ciò significa che se vuoi che accada qualcosa, devi assumere un atteggiamento proattivo e prendere le misure necessarie per realizzare quel desiderio, non aspettare pazientemente che gli altri indovinino ciò che desideri o ti aspetti da loro. Paradossalmente, aspettare meno e agire di più ci consente di riprendere il controllo senza sentirci sopraffatti poiché implica una maggiore fiducia nel nostro potenziale e una maggiore conoscenza di noi stessi.
- Separa i tuoi desideri dai tuoi doveri: i doveri non sono altro che le aspettative che gli altri ci hanno imposto, che si tratti della famiglia o della società. Quando non adempiamo ai nostri doveri, ci sentiamo in colpa. Ma se ci conformiamo ad essi ci aspettiamo una ricompensa e quando non arriva, ci arrabbiamo e siamo delusi. In entrambi i casi ne usciamo perdenti, perché siamo immersi in uno stato emotivo negativo permanente. Sbarazzarci delle nostre aspettative significa anche capire che non abbiamo bisogno di soddisfare le aspettative degli altri. Ed è un processo liberatorio attraverso il quale entri in contatto con i tuoi veri desideri e passioni, che sono due ingredienti fondamentali per raggiungere ciò che ti sei proposto.
- Goditi di più il presente: dobbiamo capire che le aspettative sono modellate da frammenti del passato, che ci hanno aiutato a fare la previsione, e dai desideri per il futuro, ma non contengono nemmeno un accenno del presente, che è l’unica cosa che abbiamo davvero. Le aspettative senza azione servono solo a chiuderci nella trappola del futuro. Inoltre, le aspettative si trasformano spesso in lenti che ci impediscono di vedere chiaramente il mondo. Quando ci aspettiamo qualcosa, possiamo perdere altre opportunità; al contrario, avere aspettative realistiche ci consente di vivere nel presente, costruirlo e sfruttare le opportunità che ci offre.
- Comunica le tue aspettative. Credere che un’aspettativa non espressa ci porterà ciò che vogliamo è un pensiero magico non realistico ed è molto probabile che non venga soddisfatta. Pertanto, quando siamo in attesa di qualcosa dagli altri, non dovremmo aspettarci che questi leggano i nostri pensieri, è meglio che comunichiamo loro le nostre aspettative, spieghiamo ciò che vogliamo e siamo consapevoli della loro disponibilità ad aiutarci.
- Prepara un piano B. Comunicare le nostre aspettative non è sempre sufficiente per realizzarle. Nella realizzazione dei nostri progetti influiscono molti fattori al di fuori del nostro controllo, quindi la cosa intelligente da fare è preparare un piano B.
Giulia D’ascanio, psicologa clinica