Avezzano. Il tribunale di Avezzano ha pronunciato una sentenza di assoluzione nei confronti dello psichiatra marsicano Angelo Gallese e della paziente Gisella Mariani, accusati del reato di falso e falso in concorso. La sentenza del giudice del tribunale di Avezzano, Anna Cuomo, ha stabilito che i fatti loro ascritti non si sono verificati, escludendo la responsabilità degli imputati.
Il processo penale che vedeva coinvolti Gallese e Mariani si è concluso con una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. La decisione del tribunale si basa sull’assenza di prove sufficienti per sostenere la tesi accusatoria. Il giudice, nella sua valutazione, ha ritenuto che il fatto non fosse configurabile, e pertanto ha assolto entrambi gli imputati. La sentenza ha escluso la sussistenza del reato, motivando la sua decisione con il mancato riscontro degli elementi accusatori. Questo ha portato alla conclusione che Gallese e Mariani non sono responsabili dei fatti che loro erano contestati.
La vicenda ha avuto inizio nel 2017, quando una lite tra vicine di casa scatenò una serie di eventi che avrebbero coinvolto, in modo inaspettato, anche un professionista del settore medico. La signora Mariani, in seguito al conflitto, decise di chiedere una consulenza al Centro di Igiene Mentale (CIM) di Avezzano, nella speranza di trovare supporto per le problematiche psicologiche derivanti dall’accaduto. Fu proprio durante questa consulenza che la signora si trovò di fronte al dottor Angelo Gallese, che in qualità di medico curante effettuò una visita e, dopo una valutazione, diagnosticò un disturbo post-traumatico da stress, riconducibile alla lite avvenuta con la vicina.
Tuttavia, poco dopo, la situazione prese una piega inaspettata. La vicina coinvolta nella lite, ritenendo che il comportamento di Gallese fosse stato in qualche modo inappropriato o indiretto nel corso della visita, decise di presentare un esposto, citando anche il medico tra i soggetti coinvolti nell’episodio. Durante il processo, sono stati ascoltati numerosi testimoni, alcuni dei quali hanno confermato la versione degli imputati, mentre altri hanno cercato di ricostruire gli eventi attraverso le loro esperienze dirette. Nonostante le difficoltà e le tensioni, il Tribunale ha infine escluso ogni responsabilità per i due imputati, accogliendo la tesi difensiva che ha sostenuto l’estraneità dei fatti contestati.
Gli imputati, entrambi assolti da ogni accusa, sono stati assistiti dagli avvocati Franco Colucci e Lucio Cotturone, che hanno espresso soddisfazione per l’esito del processo che conferma la loro tesi di estraneità alle accuse confronti dei loro assistiti.