Avezzano. Anche ad Avezzano i rappresentanti politici di Udc, Fli e Api hanno iniziato il percorso comune che porterà a cambiare in profondità le dinamiche della politica di una città che assiste, quasi impotente, alla sua occupazione da parte di gruppi di interesse, accaparratori della cosa pubblica, estranei alle vere esigenze dei cittadini e del territorio. Il consigliere regionale Gino Milano ha spiegato che “è sotto gli occhi di tutti la pochezza del ruolo di Avezzano in campo provinciale e Regionale. Da parte di altri e altrove si operano le scelte per il capoluogo marsicano sui grandi settori concernenti l’economia, l’agricoltura, i rifiuti, l’assistenza ospedaliera e sanitaria , i trasporti su ferro e su gomma ,ecc… Ricentrare Avezzano e ridarle la funzione-guida nella Marsica affinché tutto il sistema territoriale marsicano riprenda importanza: questo è il punto di partenza per un polo di centro che intende presentarsi come soggetto libero e liberante, fuori dalla radicalizzazione “destra-sinistra”, capace di parlare della gente e per la gente, di accogliere ed aggregare cittadini e gruppi che provano sentimenti di sconcerto, delusione e smarrimento davanti all’attuale situazione politica ed amministrativa. Operare cum magna libertate et fortitudine; ricerare ulteriore consenso nella cittadinanza. Il Polo di centro non è una sommatoria di partiti più’ o meno consistenti: è il progetto di una coalizione che va oltre i soggetti e le idee di chi oggi ha iniziato a lavorarci; è l’impegno a rifare. La politica tra persone con storie e provenienze diverse, ma che hanno a cuore le buone pratiche amministrative ed il rispetto per le esigenze di tutti, dei più’ bravi e dei più’ meritevoli, come di coloro che non ce la fanno a stare al passo di una società sempre più’ individualista e meno solidale. Il polo di centro non è un insieme di illusi o di emarginati dalla politica: tutt’altro ! E’ una compagine di persone, senza fusioni e confusioni, che provano a condividere idee, progetti e regole. E, per Avezzano, ad impegnarsi per il bene comune, arginando chi voglia mettere le mani sulla città, chi voglia umiliarla e lasciarla impoverita di fronte alle importanti scelte che impone il federalismo municipale e fiscale. Con programmi precisi e concreti, ai quali restare coerenti senza svenderli o piegarli agli interessi propri o dei potenti di turno. Cos’hanno in comune tali persone, alcune delle quali in passato si sono fronteggiate anche duramente? Hanno la franchezza di mettersi in gioco con le migliori qualità e competenze che possiedono e vorrebbero mettere a disposizione di tutti i cittadini; con i limiti e i difetti che le contraddistinguono. Sapranno correggersi, dove occorra: in verità e con determinazione. Questo vuole essere il tratto identitario iniziale, ma essenziale, del polo di centro”.