Avezzano. Pendolari in ritardo alla manifestazione contro i tagli alle ferrovie. Era arrivati tardi il treno. E’ accaduto durante la manifestazione di ieri pomeriggio organizzata dal Pd e che si è tenuta alla stazione di Avezzano. La protesta hriguarda principalmente lo spostamento del treno delle 18.35 a Roma Prenestina. I pendolari marsicani non riescono a prenderlo per tornare a casa e chiedono che la corsa torni a partire da Termini. Un altro problema è la partenza del treno degli studenti che era stato prima disattivato e poi reinserito ma ora parte alle 14.20, troppo tardi visto che gli studenti arrivano a destinazione dopo le 15. gli interventi durante la manifestazione sono stati aperti dal consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio secondo cui «sono in atto azioni mirate a indebolire il sistema marsicano e stavolta sono stati colpiti i trasporti». Secondo il senatore Luigi Lusi, «i 168 milioni stanziati sono andati a coprire l’Ici sulla prima casa di chi non aveva bisogno di essere aiutato». Per il senatore del Pd, in dieci anni sono state tagliate un terzo delle corse con un aumento dei tempi di percorrenza». Il vicepresidente del consiglio regionale, Giovanni D’Amico, ha sostenuto che «bisogna uscire da questa logica di tagli. La linea viene conclamata come asse di sviluppo e collegamento Abruzzo-Roma, ma allo stesso tempo non si investe e si regredisce nell’offerta dei servizi. Ciò determina un arretramento forte dell’economia». Per il segretario provinciale del Pd, Mario Mazzetti, «buona parte dei finanziamenti sul trasporto in buona parte dipendono dalla Regione, quindi chiediamo che la linea venga potenziata». Presente alla manifestazione anche il sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa (Pdl). «Ho fatto il pendolare per quattordici anni fino al ’98», ha affermato, «e la situazione da allora è peggiorata. Questa non è una questione di casacche partitiche, il servizio non funziona e bisogna dare risposte alla gente. Si parla tanto di turismo ma senza una linea ferroviaria più veloce è difficile attrarre turisti nella nostra terra». Anche una rappresentanza di Onda Giovane di Tagliacozzo, che si era occupata del problema dall’inizio, ha preso parte alla manifestazione in favore dei diritti dei pendolari marsicani dal titolo “Il treno dell’indignazione” indetta dalla segretaria del Partito Democratico di Tagliacozzo Stefania Bucarelli. “Far valere i diritti dei cittadini”, afferma Gianluca Rubeo, cordinatore del movimento civico e politico, “non è ne’ di destra, ne’ di sinistra, tanto più che le annose problematiche che riguardano la linea ferroviaria Roma-Pescara sono la risultanza di politiche sbagliate messe in atto dalle giunte regionali degli ultimi trenta anni. Onda Giovane, che si è attivata al proposito con l’Assessore regionale ai trasporti Giandonato Morra e il Senatore Filippo Piccone, ribadisce l’esigenza immediata di riattestare i maggiori treni dalla stazione di Prenestina alla stazione Termini (sede provvisoria dopo l’incendio della stazione Tiburtina) con particolare riferimento al treno R 2376 del “rientro” in partenza da Roma alle 18.35 e quindi di porre mano alla riorganizzazione del piano traffico, con la possibilità di ridurre i tempi di percorrenza che negli anni sono andati sempre più “allargandosi” a discapito dei treni provenienti dall’Abruzzo sopratutto nella tratta Tivoli-Roma. Con l’auspicio che ogni civile iniziativa porti alla sensibilizzazione delle istituzioni e dell’azienda Trenitalia alla risoluzione dei problemi dei pendolari, i ragazzi di Onda Giovane si uniscono al movimento di protesta e aderiscono pienamente alle giuste richieste”. Alla manifestazione erano presenti anche esponenti di Sel e l’assessore al Turismo del Comune di Tagliacozzo, Gabriele Venturini.