Avezzano. Micron Semiconductor Italia, con il supporto di Micron Foundation, ha co-organizzato il workshop “Micro and NanoElectronics 2Days”, che ha avuto luogo il 29 e 30 gennaio presso l’Università Sapienza di Roma. Giunto alla quarta edizione, quest’evento ha avuto le memorie non volatili come tema principale, ed ha visto la partecipazione di più di 50 esponenti della ricerca industriale ed accademica provenienti da tutta Europa. Per la prima volta, insieme ai rappresentanti del mondo scientifico e delle Società di elettronica attive in Europa, hanno potuto portare il loro punto di vista anche alcuni clienti finali del settore attivi nel segmento Automotive, in cui l’Europa è all’avanguardia: colossi come Bosch, Continental, e Magneti Marelli. Esponenti delle diverse organizzazioni e dai diversi siti di Micron in Italia hanno potuto presentare i risultati di alcune attività che rivestono grande importanza, quali le tecnologie ed i prodotti di memoria emergenti, la progettazione avanzata di memorie, le soluzioni per il complesso segmento automotive. Il mondo avezzanese della microelettronica ha giocato un ruolo di primo piano nel workshop, con contributi da parte di Tommaso Vali, che da Avezzano guida i centri di eccellenza italiani di Micron nella progettazione di memorie non volatili, e di Sergio Galbiati, Chairman e Chief Financial Officer di Lfoundry. I relatori avezzanesi hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra Imprese, Università, e l’ecosistema esteso che comprende anche le reti territoriali, per costruire e mantenere centri di eccellenza che possono far leva sulle competenze sviluppate nel corso degli anni. Raimondo Castellucci, Senior Director of General Administration di Micron Semiconductor Italia, ha commentato che la ricerca di prodotto e tecnologia in Europa ed in Italia può contare su ricercatori ben preparati e su una lunga storia di collaborazione con le Università, che consente di portare risultati eccellenti anche all’interno di compagnie che operano a livello globale. Il workshop ha messo in luce che per competere è necessario adottare un nuovo approccio alla ricerca. Come ha sottolineato Tommaso Vali, sia in ambito industriale che universitario dobbiamo essere capaci di eseguire e trasferire le idee in modo efficiente ed efficace nel mondo reale, andando al di là dell’analisi dei problemi ed alle idee brillanti ed innovative. A questo proposito la Professoressa Fernanda Irrera, Docente del Dipartimento di Ingegneria Elettronica presso l’Università Sapienza di Roma e co-organizzatrice del Workshop, ha evidenziato che oggi più che mai in Europa imprese e università devono trovare un linguaggio e un approccio comune alla ricerca, per poter continuare a fare innovazione ed essere competitivi nel contesto globale. Un altro importante contributo, da parte del Dr. Andreas Wild, Executive Director del programma “ECSEL”, che continua nel solco del precedente “ENIAC” ha riguardato i programmi di supporto alla ricerca. In ambito comunitario sono disponibili programmi che vedono la mobilitazione congiunta di risorse della Commissione Europea, degli Stati Membri e edll’industria, e che favoriscono la collaborazione tra grandi e piccole imprese ed enti di ricerca pubblici e privati. In quest’ambito l’Europa investe cifre importanti, ma ancora distanti dagli Stati Uniti e da alcuni Paesi asiatici. Visto il successo del Workshop, sin dai prossimi mesi Micron guiderà altre iniziative che coinvolgono Università, Centri di Ricerca ed Imprese in ambito regionale, italiano ed europeo.