Celano. Era accusata di aver favorito la prostituzione di diverse ragazze italiane e straniere che lavoravano in un night club. Per Rosita Pierleoni, 72enne di Celano, dopo 13 anni di processo è arrivata l’assoluzione per intervenuta prescrizione dei reati contestati. La donna era rimasta coinvolta nella vicenda in qualità di intestataria delle licenze di un noto night club di Celano. L’imprenditrice, difesa dall’avvocato Emilio Amiconi, era accusata di violazione della legge Merlin sul favoreggiamento della prostituzione di alcune ragazze, che nel 2009 lavoravano nel locale. L’allora marito, poi deceduto, aveva patteggiato la pena. La sentenza di prescrizione è stata pronunciata dal collegio del tribunale di Avezzano, presieduto dal giudice Camilla Cognetti, mentre l’accusa è stata rappresentata dal pubblico ministero Alberto Sgambati.
I fatti risalgono al 2009, quando vennero emesse ordinanze di custodia cautelare dal Gip di Avezzano Alberto Amodio, nei confronti dei due gestori del night club. Questi ultimi erano stati accusati di sfruttamento della prostituzione in concorso. Agli arresti domiciliari era finito il titolare allora 63enne, originario di Celano e all’epoca marito di Rosita Pierleoni, mentre per il socio, allora 47enne, era scattato il divieto di dimora ad Ovindoli. Sempre per lo stesso reato era stata denunciata anche la Pierleoni.
Secondo quanto accertato dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Avezzano, in collaborazione con le caserme di Celano e Ovindoli, il night era il luogo dove si svolgeva l’attività di prostituzione, in cui erano coinvolte una decina di giovani donne dell’Est Europa, rumene e italiane. Secondo la ricostruzione, le ragazze svolgevano l’attività di intrattenitrici e tenevano i contatti con i clienti. Inoltre, a seguito del pagamento di una sorta di retta ai gestori, le donne si accompagnavano nelle auto con i clienti o nelle abitazioni private, per avere con loro rapporti sessuali. La somma, sempre secondo l’attesa, era oraria e arrivava fino a 100 euro per prestazione. Le indagini furono svolte anche con servizi di osservazione in borghese e controlli.