Cappadocia. Venerdì 7 agosto è cominciato il Cammino del Paradiso. L’atto iniziale è stata una Messa a Cappadocia, patria del Beato Salvatore Lilli ucciso nella prima ondata del genocidio degli Armeni.
Il giorno dopo i camminatori guidati da Fabrizio Pietrosanti, si sono recati a Tagliacozzo, dove un gruppo di persone del luogo tra cui gli eminenti professori Franco Salvatori, Pierluigi Magistri e Gaetano Blasetti, insieme a Don Emidio parroco di San Nicola hanno mostrato loro la chiesa di San Pietro dove, negli anni quaranta, ha esercitato il ministero da parroco don Gaetano Tantalo, oggi dalla Chiesa dichiarato venerabile.
Don Emidio ha raccontato la sua storia e ha mostrato ai visitatori le stanze della vecchia canonica parrocchiale. Di seguito il gruppo è accolto dal sindaco Vincenzo Giovagnorio che ha illustrato il chiostro e la chiesa di San Francesco, presentando anche la figura del beato Tommaso da Celano, primo biografo di San Francesco di Assisi. Poi i professori succitati hanno raccontato la storia ed indicato le emergenze artistiche di Piazza dell’obelisco. Di seguito i camminatori sono stati ospitati da don Bruno parroco di Maria Santissima Annunziata, che ha offerto un lauto pranzo.
Infine il drappello si è mosso verso il Santuario di Maria SS. dell’Oriente dove padre Basilio ha raccontato le vicende dell’icona mariana ivi venerata e ha spiegato i profondi significati teologici dei vari simboli in essa contenuti.
La sera il gruppo è stato accolto da don Nunzio a Scurcola, dove ha dormito nei locali di una confraternita. Il giorno dopo, via Alba Fucens, ha raggiunto Celano, ospite di don Gabriele Guerra, dove ha potuto usufruire di una visita guidata al castello Piccolomini. Il giorno 10, attraversando le gole di Celano, accompagnati da Clelio Fracassi di San Benedetto dei Marsi, sono approdati a Collarmele, ospitati nei locali parrocchiali da don Francesco Tudini.
Il Cammino raggiungerà Castelvecchio Subequo, Sulmona e infine Tocco di Casauria, dove terminerà con la messa nella chiesa parrocchiale, la preghiera nella chiesa conventuale di Santa Maria del Paradiso (da cui il nome del Cammino) ed una visita all’insigne chiesa abbaziale di San Clemente a Casauria. I camminatori sono organizzati in un gruppo omogeneo, alcuni di loro provengono da varie zone di Roma e paesi limitrofi, ma ve ne sono anche altri provenienti dal Veneto o anche dall’estero, come Romania o dall’Etiopia.