Avezzano. “Il voto favorevole delle Commissioni riunite Giustizia e Affari Costituzionali del Senato all’emendamento M5S, a prima firma Castaldi, che proroga l’attività dei tribunali di Sulmona, Avezzano, Vasto e Lanciano, è un’ottima notizia per la Marsica e per tutto l’Abruzzo” . Interviene così il consigliere regionale pentastellato, Giorgio Fedele, sulla proroga dell’emendamento per salvare i tribunali “minori” di Avezzano, Vasto, Sulmona e Lanciano fino al 2024.
Una battaglia, come riportato da MarsicaLive, portata avanti da tutti i rappresentanti istituzionali abruzzesi che ha il via libera.
“Voglio per questo ringraziare”, sottolinea il consigliere regionale del M5S, “la senatrice Gabriella Di Girolamo, il senatore Gianluca Castaldi e l’onorevole Carmela Grippa per aver saputo concretizzare il lavoro che abbiamo portato avanti a livello territoriale. È dal 2012 che lottiamo contro una riforma scellerata, che ha dichiarato l’inutilità di questi tribunali senza conoscerne la loro efficacia ed efficienza”.
“Quello ottenuto è un risultato molto importante”, precisa Fedele, “raggiunto con una ferma volontà che si è dimostrata più forte anche del parere negativo della Ministra della Giustizia Cartabia, superato grazie all’individuazione delle coperture economiche necessarie. Col lavoro portato avanti in questi anni, è stata ribadita, ancora una volta, l’importanza dei presidi di giustizia presenti nel nostro territorio, che devono essere salvaguardati con ogni mezzo”.
“Dispiace che, anche di fronte a un’ottima notizia per l’intero territorio, ci siano ancora forze politiche nella maggioranza del Consiglio regionale che provano maldestramente ad attestarsi risultati che non appartengono loro. Continuano così a ricordare agli abruzzesi che la loro unica ragione di esistenza in vita non è il bene dei cittadini, ma la propaganda, anche a costo di mistificare la realtà. Adesso è fondamentale tenere la barra dritta fino all’approvazione in aula”, conclude Giorgio Fedele, “per scongiurare definitivamente un rischio che non possiamo permetterci di correre”.