Avezzano. Continuano i disagi a causa delle lunghe liste d’attesa all’ospedale di Avezzano. L’ultima protesta è di un gruppo di pazienti rimasti bloccati al pronto soccorso per un’intera giornata con codice verde. In realtà nella struttura chiave di emergenza-urgenza di tutto il territorio marsicano i tempi di attesa sono ben altri e in passato ci sono esempi più eclatanti di questo. Ma comunque gli utenti continuano a chiedere che la situazione venga migliorata soprattutto nel periodo estivo quando a causa delle ferie del personale le file diventano ancora più insostenibile.
“Siamo arrivati già da ore e abbiamo il numero 51, mentre stanno visitando il paziente numero 29″, racconta una paziente al Messaggero, “e questo accade solo perché c’è forte carenza di personale a causa delle ferie. Forse il manager Asl Rinaldo Tordera come promesso all’inizio di luglio durante la visita con il sindaco, non deve fare solo i concorsi per 5 primari che devono andare in pensione, ma anche per il personale infermieristico e medico del pronto soccorso ormai ridotto all’osso.
Forse il sindaco Gabriele De Angelis che tieni a cuore la sanità”, continua la paziente, “dovrebbe sollecitare il direttore generale a trovare una soluzione per il pronto soccorso che è perennemente in sofferenza con la lista d’attesa assurde e grande sovraffollamento a causa del bassissimo bacino di utenza.
I tre pronto soccorsi della Marsica, Avezzano, Tagliacozzo e Pescina, non riescono a far fronte a una popolazione di oltre 130mila persone, senza considerare quelli che arrivano da fuori territorio e da fuori regione. Senza poi dimenticare lo stress che subiscono medici e infermieri che si ritrovano a gestire una mole di pazienti non indifferente e che potrebbero fare degli errori andando incontro a conseguenze penali.
I trasferimenti lenti sono un altro problema causato dalla chiusura del reparto di Neurochirurgia. L’ultimo caso è di qualche giorno fa quando un paziente rimasto ferito alla testa per un incidente è stato trasferito all’Aquila dopo qualche ora e sottoposto a un intervento chirurgico. Una situazione che non sarebbe avvenuta se ci fosse stato il reparto in funzione ad Avezzano. Alla fine per il paziente non c’è stato nulla da fare. Sono in corso accertamenti per capire quale sia stata la causa della morte che sarebbe comunque scaturita da un infarto.