Avezzano. Il pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano è una struttura in sofferenza. Molti i motivi noti, coma il sovraffollamento i tempi di attesa biblici a causa del vastissimo bacino di utenza. Infatti il pronto soccorso di Tagliacozzo, che assorbono parte dell’utenza proveniente dalla Marsica Occidentale, e quello di Pescina che fa la stessa cosa per il territorio orientale, non sono sufficienti ad alleggerire in modo sufficiente la struttura di Avezzano, oramai al collasso.
Ora però il problema è anche un altro. Manca il personale relativo agli operatori socio sanitari. I tre pronto soccorsi devono far fronte a una popolazione di oltre 130mila marsicani, per non considerare le aree limitrofe. Nonostante ciò la struttura, dove i tempi di attesa sono ai limiti dell’inverosimile, si trova in una situazione di carenza del personale socio sanitario. “Tre dipendenti sono in malattia”, conferma Antonio Santilli dalla sindacato Nursind, “due dei quali non rientreranno di certo a breve. Per tale motivo le difficoltà si riflettono sul resto del personale costretto a fare mansioni che non gli competono e lasciando scoperti altri più importanti compiti medico sanitari”.
Il personale infermieristico si trova a dover fronteggiare un’evidente insufficienza di posti letto e il relativo sovraffollamento del pronto soccorso, dei reparti di osservazione e di quelli per acuti.
Queste situazioni stanno mettendo letteralmente in ginocchio la professionalità, lo spirito di sacrificio e di abnegazione di tutto il personale infermieristico, che è costretto a operare con una pesante carenza di organico rispetto agli eccessivi carichi di lavoro. Se a questo quadro drammatico si aggiunge addirittura la grave carenza o, in molti casi, la totale assenza di personale di supporto (oss), è chiaro che gli infermieri non solo operano in condizioni di difficoltà, ma vengono letteralmente abbandonati a loro stessi e il tutto, purtroppo, si ripercuote negativamente sull’assistenza diretta ai pazienti.
Senza parlare della situazione dei medici del pronto soccorso, anche loro numericamente carenti e sottoposti a pressioni non indifferenti a causa dell’insofferenza dei pazienti, costretti ad aspettare ore e ore per essere visitati o curati. Numerose le denunce presentate per gli eccessivi tempi di attesa. La richiesta è che la Asl sostituisca il personale di supporto malato, evitando cos’ di costringere il personale a compiti sempre meno attinenti al proprio profilo professionale. Questa situazione, secondo il personale e secondo le parti sociali, è diventata insostenibile. Chiedono a gran voce che venga ridata dignità alla figura infermieristica e favorire la migliore assistenza possibile ai pazienti. L’unico modo per farlo è la presenza degli oss che è determinante.