Avezzano.“Arriveremo anche allo sciopero di tutto il personale del comparto della Asl n°1 Avezzano Sulmona L’Aquila se non si concluderà entro l’anno la procedura per l’attribuzione della fascia economica superiore (Peo) ai lavoratori che ne hanno diritto”. Lo affermano con forza il segretario generale provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti, il segretario generale provinciale della Fp Cgil Anthony Pasqualone, il coordinatore provinciale della Cisl Fp Claudio Incorvati ed il segretario provinciale della Fsi Salvatore Placidi a margine dell’incontro di questa mattina in prefettura con la Asl, nell’ambito della procedura di raffreddamento e conciliazione tra i sindacati e l’azienda sanitaria provinciale.
All’incontro era presente oggi anche il manager Asl Roberto Testa, che ha disertato il precedente tavolo con i sindacati, oltre al direttore amministrativo Stefano Di Rocco. Per riprendere la trattazione, la Asl ha quindi fissato una data e convocato le sigle sindacali per giovedì 26 novembre alle ore 15. Negli ultimi mesi sono state ripetute e pressanti le sollecitazioni dei sindacati per risolvere una volta per tutte la problematica della mancata attribuzione della fascia economica superiore ai lavoratori. Le trattative si sarebbero dovute infatti già concludere nel 2019 in ottemperanza dell’ accordo biennale 2018/2019. A causa tuttavia dell’esclusione dai benefici economici di una grande parte del personale in servizio, nonostante le disponibilità economiche, è stato deciso con la Asl di sottoscrivere, entro febbraio 2020, un ulteriore accordo per l’annualità corrente, per poter garantire l’attribuzione della fascia economica superiore anche al personale escluso, con decorrenza 1 gennaio di quest’anno.
“Confidiamo nell’impegno del direttore generale a concludere un accordo e a fare in modo che la procedura si chiuda entro l’anno – precisano i sindacati – Se questa cosa non avverrà, metteremo in campo tutte le azioni sindacali del caso, fino ad arrivare anche allo sciopero di tutti i dipendenti del comparto. Troviamo profondamente ingiusto, infatti, che non venga riconosciuto alle lavoratrici e ai lavoratori della Asl il riconoscimento economico cui hanno diritto, derivante dall’applicazione delle vigenti norme contrattuali, soprattutto in questo periodo in cui il personale della Asl sta affrontandola situazione emergenziale da covid-19 con grandissimi sacrifici e forte abnegazione”, concludono i sindacati.