Avezzano. Accolta la richiesta di ricusazione del giudice Alessandra Ilari dalla Corte d’Appello dell’Aquila per il processo che vede imputato l’ex sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, in relazione al presunto uso spregiudicato delle auto blu della Provincia (nei panni di dirigente) che la Procura gli ha contestato.
Il provvedimento è stato adottato dopo una riunione in camera di consiglio dal presidente Carla de Matteis e dai consiglieri Maria Gabriella Tascone e Flavia Grilli. Insieme a Di Pangrazio sono imputati Maria Pia Zazzara di Pescina, Mario Scimia dell’Aquila, ora in pensione, la dirigente Paola Contestabile di Celano con l’accusa di peculato e Anna Maceroni, di Avezzano, dipendente pubblica. Nelle udienze fino a ora tenute sono stati sentiti i testimoni tra i quali un poliziotto che ha seguito da vicino le indagini. L’udienza è stata poi aggiornata al primo ottobre quando saranno ascoltati altri testimoni.
Il provvedimento di ricusazione era stato proposto dagli imputati Gianni Di Pangrazio, ex sindaco di Avezzano, Paola Contestabile e Maria Pia Zazzara, dipendenti della Provincia, nei confronti del presidente della sezione del tribunale dell’Aquila il 24 settembre scorso.
I difensori degli accusati, Roberto Verdecchia, Antonio Milo, Alessandro Benedetti, Claudio Verini, avevano lamentato che, nel corso dell’udienza del 24 settembre davanti al tribunale dell’Aquila in composizione collegiale, il presidente avrebbe assunto atteggiamenti e avrebbe pronunciato espressioni tali da “manifestare indebitamente il proprio convincimento sui fatti oggetto dell’imputazione”.
Diverse le affermazioni durante l’udienza contestate e citate dalla secondo la Corte d’appello:
“Pubblico ministero: di professioni legali, e pure se io andassi a insegnare a Teramo con l’autovettura blu mi beccherai un reato di peculato grande come una casa!.
Presidente: E sì, Io per esempio vado a Teramo al consiglio direttivo delle professioni legali, ma premesso che nessuno di noi ci ha una macchina di nessun genere, ma ci vado con la mia macchina privata’.E ancora: ‘va bene, abbiamo capito, però a me mi sfugge la rilevanza, perché se io so che la macchina a piscina non ci deve stare e che non è utilizzabile per farmi venire a prendere a casa, comunque a casa non ci deve venire nessuno a prendermi con l’auto di servizio”.
Il processo è vicino alla fase di prescrizione dei reati e la ricusazione non interrompe tale termine. Il collegio difensivo è formato anche dai legali Giovanni Marcangeli, Stefano Massacesi, Mario Guanciale’.