Avezzano. Le fiaccole e gli incappucciati che accompagnano a Tagliacozzo il mesto cammino della salma di Cristo, o le decine di associazioni cittadine che sfilano con il vescovo dei Marsi in processione per le vie di Avezzano per commemorare la morte di Cristo, o ancora le confraternite di Celano che in corteo si snodano lungo le vie del centro storico. Nel Venerdì santo, il giorno in cui i fedeli commemorano la “Passione” e la crocifissione di Gesù Cristo, c’è tutta la tensione emotiva e la forza di fede dei credenti e della Chiesa cattolica. In un giorno, l’unico dell’anno, in cui non si celebra l’Eucarestia, in cui i fedeli dai 18 ai 60 anni praticano il “digiuno ecclesiastico”, ma soprattutto in cui confluisce tutta la passione dei cattolici con la morte di Cristo, le processioni religiose raccolgono la fatica e le speranze di un intero anno liturgico, in vista della salvezza e della Risurrezione. I riti religiosi della Settimana Santa, sono celebrati con solennità in tutte le chiese del mondo cristiano. Per la Chiesa Cattolica essi sono il culmine di tutto l’anno liturgico e si aprono con la Domenica delle Palme e della Passione, nella quale si celebra l’entrata trionfale di Gesù in Gerusalemme, acclamato come Messia e figlio di Davide, e viene letto il racconto della Passione di Gesù secondo uno dei tre Evangelisti: Matteo, Marco o Luca. Questa ricorrenza non segna la fine della Quaresima che si conclude, invece, il Giovedì Santo, esattamente prima della Messa vespertina. Il Venerdì santo, invece, la Chiesa, per antichissima tradizione, celebra una speciale cerimonia costituita da una lunga Liturgia della Parola con la sconvolgente profezia del quarto Carme del servo sofferente del profeta Isaia, una brano della Lettera agli Ebrei e la Passione secondo Giovanni, unico Evangelista che assistette personalmente alla morte di Cristo. Ma a rappresentare il dolore per la morte di Gesù, che si è sacrificato per l’umanità, raggiunge il culmine con le processioni, riti in cui si mescolano elementi più strettamente religiosi a componenti in varia misura di tipo folkloristico, a volte legati a superstizione popolare. Ciò non toglie, però, forza al messaggio spirituale di tali manifestazioni. Ad Avezzano il corteo si è mosso dalla chiesa di San Giovanni alle 18.30 e ha visto la partecipazione di decine di associazioni cittadine. Fra le più nobili e antiche c’è la processione di Tagliacozzo con il commovente corteo che raggiunge le principali chiese della città alla presenza di una schiera di incappucciati. La lunga processione per le vie del centro storico, reso suggestivo dalle fiaccole, è partito come da tradizione all’imbrunire dalla chiesa della Misericordia, in piazza Obelisco. L’antico cerimoniale rappresenta il lutto per la morte di Cristo e i volti e i corpi coperti dal cappuccio e dalla tunica neri sono figure allegoriche che rappresentano i torturatori e le pene inflitte a Gesù lungo il cammino sul Calvario. Molto suggestive sono state le processioni di Scurcola Marsicana, che si è tenuta come di consueto prima di pranzo e dove figurano anche gli incappucciati con tonache bianche, e quella di Celano, alle 16 dove hanno sfilato le storiche confraternite della città. Modi diversi di vivere i tradizionali riti che vedono il coinvolgimento di migliaia di fedeli.