Pescina. Tensione al consorzio di bonifica per la gestione dell’impianto irriguo di Pescina che potrebbe rischiare di essere chiuso. Nell’incontro che si è svolto ieri mattina la consorzio di bonifica ovest tra il presidente, Gino Di Berardino e le amministrazioni comunali di Collarmele e Cerchio per decidere le sorti dell’impianto che serve circa 4mila ettari del fuori Fucino. All’incontro erano state invitate a partecipare anche le amministrazioni di Pescina e San Benedetto interessate dall’impianto, ma nessuno si è presentato. “La messa in esercizio nello stato in cui l’impianto versa attualmente richiede un insostenibile impegno economico da parte del consorzio dovuto ai costi fissi di gestione e alle riparazioni necessarie e all’alimentazione delle principali adduttrici, senza considerare il problema di garantire la presenza dell’acqua”, ha commentato Di Berardino, “a tali inconvenienti si aggiungono quelli dovuti all’espansione del nucleo urbano di Pescina e San Benedetto su aree ex agricole”. Per Di Berardino: “se non ci sarà collaborazione da parte di tutti Comuni interessati prima che gli agricoltori programmino l’attività agraria 2016 saremo costretti a prendere drastici provvedimenti”.