Aielli. Nella riunione del Via – Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale – svoltasi a L’Aquila martedì scorso è stata discussa la pratica riguardante il progetto di un impianto, nel territorio di Aielli, di trattamento e recupero di rifiuti speciali e urbani non pericolosi provenienti principalmente da spazzamento stradale, pietrisco ferroviario, fanghi, pulizia delle caditoie e dell’eliminazione delle sabbie dei depuratori. Il Wwf Abruzzo Montano aveva già presentato proprie osservazioni in criticità alla relazione tecnica per la presenza all’interno del sito produttivo di una zona a “rischio frana potenzialmente alto”, e lamentato l’assenza di misure di mitigazione e prevenzione del rischio di potenziali interferenze, in caso di eventi calamitosi, anche per la sottostante falda acquifera dei Santi Martiri (fonte Grande).
La zona d’insediamento dell’impianto, a ridosso dello svincolo autostradale di Aielli-Celano, è già penalizzata dal traffico; il conferimento con mezzi pesanti delle 60.000 tonnellate annue di rifiuti, lo stoccaggio e il trattamento di recupero con trituratore e vaglio avrebbero determinato un aumento delle emissioni in atmosfera, con peggioramento della qualità dell’aria.
Le attività del ciclo di recupero, previste dalle 6 del mattino fino alle 22, avrebbero potuto presentare anche problematiche a livello d’inquinamento acustico e odorigeno, con riflessi di turbativa alle abitazioni e alle attività alberghiero-ricettive vicine all’impianto. Questi dubbi sono stati riproposti e rinforzati durante l’audizione del 21/02/2016 con gli interventi del Sindaco del Comune di Aielli, Enzo Di Natale, del Comitato per la difesa del Territorio, rappresentato da Benedetto Di Pietro e del presidente del WWF Abruzzo Montano, Giuseppe Walter Delle Coste, per ribattere alle controdeduzioni presentate dalla Società Ekorec, proponente l’impianto.
All’unanimità il Comitato di Coordinamento Regionale, presieduto dalla Dottoressa Cristina Gerardis, ha espresso il parere di rinvio del “Progetto a procedura V.I.A”, vale a dire ha rigettato questa relazione tecnica.
Il CCR-VIA ha ritenuto valide le argomentazioni esposte in audizione e ritiene necessario che la ditta presenti un nuovo progetto per la Valutazione di Impatto Ambientale, con studi approfonditi in merito alle emissioni odorigene, alla diffusione delle polveri, indagini sito-specifiche sulla falda idrica sotterranea e sull’effetto cumulo con le attività insediate in un territorio “ampiamente antropizzato”, che vede la presenza di un impianto di trattamento rifiuti di 83.500 tonnellate dell’Aciam, di rottamazione veicoli e altre attività a ridosso della piana del Fucino.
Il WWF Abruzzo Montano esprime soddisfazione per questo parere, sintesi di una partecipazione corale e collettiva a presidio del territorio, dell’ambiente e della salute della popolazione.