Pescara. Lo scrittore abruzzese Daniele Pieroni, nato a Pescara nel 1961, è la prima persona ad aver ricorso al suicidio medicalmente assistito in Toscana, dove lo scorso febbraio è stata approvata una legge regionale, poi impugnata dal governo, che ne disciplina tempi e modalità.
A darne notizia è l’associazione Luca Coscioni, da sempre in prima linea nella battaglia per il fine vita. “Il 17 maggio, in provincia di Siena, Daniele Pieroni ha potuto scegliere con lucidità e serenità di porre fine alla propria vita”, scrive l’associazione. “Daniele ha scelto di mettere fine alle sue sofferenze, a casa propria, nel pieno rispetto delle sentenze della Corte costituzionale e della legge toscana. È il primo caso di morte volontaria assistita nella Regione dopo l’entrata in vigore della legge lo scorso febbraio, a conferma della sua piena operatività nonostante l’impugnazione da parte del Governo. Accanto a sé, Daniele ha voluto i suoi famigliari, le persone che si sono prese cura di lui, i medici dell’ASL e Felicetta Maltese dell’Associazione Luca Coscioni. Intanto il Governo sta cercando di bloccare le leggi regionali con la proposta di istituire un comitato etico nazionale di nomina governativa”.
Pieroni era affetto dal 2008 dal morbo di Parkinson. Per una grave disfagia ed era costretto a vivere con la Peg (Gastrostomia Endoscopica Percutanea) in funzione per 21 ore ogni giorno. Daniele Pieroni è stato uno scrittore, saggista e violoncellista amatoriale. Dopo aver vissuto e lavorato per circa 40 anni nella Capitale, con esperienze anche all’estero, si è stabilito a Chiusi, in Toscana. Nel 1997 ha vinto il premio Erato-Farnesina del Ministero degli Esteri, e nel 2021 ha ricevuto il premio “Montale Fuori di Casa” per poesia e musica.