Avezzano. Le primarie fanno spaccare la coalizione anti-Di Pangrazio. Maurizio Bianchini, coordinatore comunale di Forza Italia e vice coordinatore regionale, risponde seccato a Chichiarelli e Cipollone che si avevano bocciato le primarie di coalizione per la scelta dell’aspirante primo cittadino chiarendo che il futuro leader non potrà essere scelto in camera caritatis. Nei giorni scorsi Lorenzo De Cesare, ex assessore al bilancio del Comune di Avezzano, ha lanciato la proposta di organizzare le primarie di centrodestra per poter scegliere in modo corale il candidato. L’idea è subito piaciuta allo stesso Bianchini e a Tiziano Genovesi, di Noi con Salvini. Ma non ai consiglieri Emilio Cipollone e Stefano Chichiarelli che l’hanno bollata come una scelta legata alla vecchia politica da cestinare.
“Innanzitutto preghiamo i consiglieri Chichiarelli e Cipollone di renderci edotti sulla loro collocazione nel centrosinistra o nel centrodestra”, ha precisato Bianchini, “poi i due respingono l’idea delle primarie perché lo ritengono un metodo vecchio. Chiediamo quindi a loro di illustrarci pubblicamente il metodo di scelta del candidato sindaco nel caso non emerga una condivisione massima su un nome. Si aspettano che procederemo a una scelta in camera caritatis o dettata dall’alto o basata sull’imposizione di una velleità personale di un messia?”. Per il vice coordinatore regionale di Forza Italia: “quelli che loro vogliono perseguire sono i metodi da tacciare di vecchia politica. Noi non abbiamo bisogno di nascondere le idee in cui crediamo o superare i partiti, Rimarremo coerenti con le nostre idee, e fieri della nostra credibilità siamo convinti che anche la gente debba partecipare alla scelta del candidato sindaco. I modi sono molteplici e tra questi anche quelli delle primarie. Chiediamo quindi a Chichiarelli e Cipollone di fare chiarezza su tutto ciò e magari uscire chiaramente allo scoperto con il nome che vogliono imporre affinché si apra un confronto e si faccia sintesi”. Secondo Bianchini: “gli avezzanesi hanno già dimostrato in passato che non accettano imposizioni. E siamo certi che sarà così anche stavolta. Le parole chiave sono condivisione e partecipazione sulle idee, sulle persone e sui programmi per offrire alla città una visione nuova e uscire dallo stallo e dalla regressione dopo i 5 anni dell’amministrazione Di Pangrazio. Noi del centrodestra siamo pronti. Gli altri ci dicano cosa vogliono fare senza ambiguità”.