Avezzano. Come anticipato ieri da Marsicalive, in città tiene banco la proposta di elezioni primarie per le prossime amministrative cittadine. Abbiamo raccolto ulteriori testimonianze e punti di vista circa la possibilità di applicare, su Avezzano, questo sistema.
Gabriele De Angelis (Forza Italia): “Le primarie sono state già invocate in passato più di una volta. A mio avviso fatto salvo il principio di larga partecipazione che ritengo assolutamente condivisibile, credo che per le amministrative di una città popolosa come Avezzano sia di difficile attuazione pratica per ottenere un risultato realmente attendibile. Ciò non toglie che se tutta la coalizione di cdx si trovasse d’accordo sulle primarie e se si riuscisse a trovare una metodologia di provata efficacia per realizzarle non avrei nulla in contrario”.
Roberto Alfatti Appetiti (Commissario Fratelli d’Italia Avezzano): “L’auspicio è che le forze politiche cittadine trovino una sintesi che interpreti il più possibile il volere dei cittadini, che si aspettano risposte concrete alle tante problematiche che affliggono la città. Se ciò non dovesse accadere in tempi stretti, piuttosto che delegare altrove la scelta del candidato di coalizione, sarebbe più giusto chiedere direttamente ai cittadini di esprimersi, stabilendo modalità di accesso trasparenti che indichino al contempo candidato sindaco e rispettive priorità programmatiche. Sbaglia chi trascura che gli elettori, prima di essere tali, sono cittadini e in quanto tali dovrebbero essere messi nella condizione migliore per partecipare alle scelte dei partiti, oggi troppo spesso autoreferenziali. A noi di Fratelli d’Italia le primarie non fanno paura, anzi, le auspichiamo, perché riteniamo di essere in sintonia con le aspettative della città e soprattutto non abbiamo alcuna rivendicazione di parte da avanzare, se non quella di confrontarci con serenità, nel rispetto reciproco e senza subire imposizioni dall’alto”.
Giuseppe Di Pangrazio (Pd): “Grazie per il parere buon lavoro. Nella nostra Citta’ c’è un po’ di confusione e quindi disorientamento da parte dei cittadini . Nella scelta del candidato sindaco i partiti e le liste civiche dovrebbero fare uno sforzo di sintesi guardando più agli interessi della nostra città e ricercare un candidato sindaco soprattutto autonomo da ingerenze esterne ovvero ,sempre in maniera autonoma ,rimettere tale decisione alla volontà dei cittadini attraverso le cd primarie aperte già sperimentate dalla coalizione del centro sinistra , anche se ne nostro sistema elettorale non c’è norma regolatrice per questo metodo .in sintesi i cittadini cercano sicurezza e garanzia che il futuro sindaco della Città operi nell’interesse di questo territorio e non subisca richiamo o decisioni prese in altri luoghi .
Roberto Verdecchia (Pd): “Le c.d. primarie sarebbero in via molto astratta il sale della democrazia, qualora ci fossero regole certe per tutti i partecipanti, ma quando “tutti” possono votare all’interno di una coalizione senza avere titolo per appartenervi facendo parte di altre coalizioni politiche, le primarie sarebbero inquinate e non avrebbero alcun senso per nessuno, quindi o regole certe o candidature alla luce del sole, senza il vaglia di illusorie primarie.
Lorenza Patrizia Panei (Pd): “Secondo me ha senso. Faccio parte di un’organizzazione politica che utilizza questa metodologia da diverso tempo. Non posso, quindi, che essere a favore, soprattutto in un momento critico come quello che la città sta attraversando. I cittadini potrebbero contribuire vedendo le primarie come un mezzo più democratico di scelta. Per me è un’ottima proposta. Negli ultimi anni probabilmente la città di Avezzano ha contribuito poco alla scelta dei candidati e il cittadino in questo modo sarebbe chiamato a esprimere un parere diretto, preliminare, quasi da filtro. Sarebbe, in definitiva, in condizione di scegliere”.
Armando Floris (Forza Italia): “Storicamente le elezioni hanno premiato i candidati scelti ad Avezzano. Quelli imposti da logiche diverse difficilmente hanno avuto successo. Le primarie possono contribuire a creare una leadership riconosciuta visto che oggi nessuno parte con questa dote. Hanno tanti difetti ma danno ai candidati la possibilità di spiegare l’idea di città, la squadra per realizzarla, le possibili soluzioni ai problemi più urgenti: possono cioè contribuire ad accrescere (o abbattere) la credibilità di un progetto. Se ci saranno, parteciperò volentieri”.