Avezzano. La Asl va nelle scuole della Marsica per fare prevenzione e informare dei rischi legati a rapporti sessuali non protetti. Malattie infettive dell’ospedale di Avezzano, guidata dal dr. Maurizio Paoloni, anche quest’anno, porta tra i banchi degli Istituti scolastici un forte messaggio di prevenzione.
Negli ultimi 6 mesi, come dimostra il reparto di Avezzano, si sono registrati 4 nuovi casi di infezioni Hiv nella fascia 24-32 anni.
‘Lezione’ sull’Aids.
L’équipe della Asl, diretta dallo stesso Paoloni, da anni svolge questo accurato lavoro di sensibilizzazione, in accordo con gli Istituti superiori di Avezzano, frequentati da migliaia di giovani di tutta la Marsica. Un’iniziativa in piena sintonia e unità d’intenti, in termini di informazione e strategia sanitaria, con l’appello lanciato nei giorni scorsi dal Direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale San Salvatore di L’Aquila, Alessandro Grimaldi, sulla necessità di riacquisire, soprattutto da parte dei giovani, una maggiore attenzione sui pericolo del sesso ‘maldestro’, come veicolo di infezione Hiv. Un forte impegno, quello della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, guidata dal Manager Giancarlo Silveri, sul fronte delle malattie infettive, attuato su tutto il territorio della Provincia grazie a una valida Rete operativa che si raccorda efficacemente anche a livello regionale.
Nella Marsica, nell’anno che sta per terminare, si sono registrati 9 nuovi casi di Aids, di cui, come detto, 4 tra la popolazione giovanile.
“Per quanto riguarda la popolazione sieropositiva nel comprensorio Marsica”, afferma Paoloni, “, attualmente il reparto di Avezzano segue, con l’attività ambulatoriale, 98 pazienti di cui 85 già in terapia e gli altri 13 in ‘monitoraggio’, con test ed esami, in attesa di essere sottoposti alla cura. Ricordiamo che il test Hiv è gratuito e anonimo in ospedale: ogni anno ne facciamo in media 250”
Asl anche nelle carceri.
Oltre alle scuole, il reparto dell’ospedale marsicano svolge, sulle malattie infettive in generale, un costante lavoro all’interno delle carceri, sia per somministrare le terapie sia per fare prevenzione sui detenuti. Una volta a settimana gli operatori della Asl entrano negli istituti di pena, in base a una convenzione.
Epatiti.
Il tipo B è in aumento mentre la C è stabilmente presente.
Tubercolosi.
Salgono anche i nuovi casi di tubercolosi: nel 2012 ce ne sono stati 12.
“Questa patologia”, aggiunge Paoloni, “non è più solo appannaggio, secondo un andamento storico, degli stranieri ma comincia a diffondersi in modo significativo, anche tra gli italiani e quindi tra i marsicani. Ciò a causa, in particolare, della massiccia presenza di immigrati nel Fucino che rende opportuno un potenziamento dell’azione di prevenzione e cura nel territorio”
Staff medico.
Nel lavoro di équipe il primario Paoloni si avvale del prezioso contributo dei medici Armando Ranelli (epatiti), Margherita D’Alessandro (cure e prevenzione carceri) e Rinalda Mariani (Hiv).