Avezzano. Grande partecipazione ed interesse presso l’Istituto Superiore “G. Galilei” di Avezzano in occasione dell’evento “PretenDiamo Legalità”, un progetto promosso dalla Polizia di Stato, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e finalizzato all’educazione alla legalità.
Il Convegno svoltosi presso l’Aula Magna dell’Istituto si è aperto con i saluti del Preside Attilio D’Onofrio, il quale, dopo aver accolto i relatori intervenuti, gli Istituti Superiori collegati online “Amedeo D’Aosta” e “Domenico Cotugno” di L’Aquila e tutti i presenti, ha presentato il progetto “PretenDiamo Legalità”, giunto alla quinta edizione, che prevede la partecipazione degli studenti a incontri con il personale specializzato della Polizia di Stato, volti a stimolare la riflessione sull’importanza della legalità e del rispetto delle regole nella vita di tutti i giorni che passa attraverso la partecipazione attiva e consapevole di tutti i cittadini, ai quali si chiede di essere protagonisti nella realtà sociale.
I tre agenti della Polizia di Stato, ovvero la Responsabile della Sezione Anticrimine, un agente della Polizia Postale e uno psicologo della Polizia di Stato, hanno espresso ai ragazzi la sensibilità da parte delle Forze dell’Ordine di essere a servizio del cittadino con iniziative di questo tipo, oltre all’attività che quotidianamente svolgono, per formare persone oneste, educate al rispetto delle regole, delle leggi e dei valori della democrazia.
La dott.ssa Rosalba Angeloni, dirigente dell’anticrimine di L’Aquila, relativamente all’uso consapevole dei mezzi di comunicazione virtuali, ai rischi connessi alla navigazione in Internet e all’uso indiscriminato dei Social Network, ha descritto il fenomeno del cyberbullismo e delle nuove dipendenze che il mondo digitale può generare. Notevole è stato l’interesse degli studenti, coinvolti in un dibattito sui benefici e sulle conseguenze negative che la tecnologia può avere sulla mente e sulla vita delle persone.
L’attenzione dei partecipanti è stata successivamente rivolta all’intervento dell’agente della Polizia Postale, che ha illustrato i crimini che possono essere commessi attraverso gli strumenti offerti dal mondo digitale e i rispettivi esempi. I ragazzi del 4BTL dell’IIS “G. Galilei” hanno esposto al funzionario alcuni dubbi che sono stati colmati con gentilezza, simpatia e disponibilità. Terminato il dibattito, è intervenuto uno psicologo della Polizia di Stato, che ha descritto le sintomatologie di vittime di cyberbullismo e di dipendenze generate dai social.
L’evento, oltre a rappresentare un’occasione di incontro, confronto e riflessione su un tema di grande attualità, e che soprattutto con la pandemia ha ampliato i campi in cui può essere dannoso e sconvolgente, ha manifestato ancora una volta il contributo fattivo dell’Istituzione scolastica nella formazione dei giovani e nell’educazione ai princìpi fondamentali di ogni cittadino rispettoso della legalità e consapevole del proprio ruolo nella comunità di appartenenza.