Avezzano. È stato ascoltato ieri mattina davanti al tribunale di Avezzano il maggiore Edoardo Commandè, all’epoca comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri dell’Aquila, chiamato a ricostruire le origini dell’inchiesta giudiziaria che nel 2018 portò agli arresti e alle misure interdittive per alcuni amministratori e professionisti di Capistrello.
Commandè, oggi tenente colonnello, ha spiegato come tutto ebbe inizio da una lettera di denuncia presentata da Francesco Bisegna, allora consigliere comunale e presidente del consiglio comunale, che si dimise contestualmente al suo esposto. Proprio da quel documento presero avvio le attività di intercettazione disposte dalla Procura, cui seguirono mesi di accertamenti e verifiche su appalti, incarichi e affidamenti del Comune.
Nel corso dell’udienza, il maggiore ha illustrato con dovizia di particolari le diverse fasi dell’attività investigativa, descrivendo il lavoro svolto dagli uomini dell’Arma, coordinati dal Nucleo investigativo e supportati da numerosi reparti territoriali. Il collegio giudicante è composto dai magistrati Marianna Minotti, Francesco D’Orazio e Anna Cuomo, mentre il pubblico ministero titolare del procedimento è Marianna Proietti.
Il processo in corso riguarda presunte irregolarità nella gestione di incarichi e servizi pubblici. L’inchiesta, condotta dai carabinieri e sfociata negli arresti del 20 novembre 2018, aveva portato all’arresto tra gli altri dell’allora sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti. A processo ci sono quattro imputati: l’ex sindaco Ciciotti, l’allora consigliere comunale Corrado Di Giacomo, il geometra Mattia Coviello e la giornalista Annalisa De Meis.
Nel 2018, l’operazione coinvolse 50 militari della compagnia di Tagliacozzo, con il supporto di reparti nelle province di L’Aquila, Roma, Firenze e Potenza, e comportò anche la sospensione per un anno dall’attività professionale di altri sette indagati tra imprenditori e liberi professionisti.
Durante le precedenti udienze, il tribunale aveva ammesso tutte le prove richieste dal pubblico ministero e dai difensori delle parti civili, autorizzando l’ascolto di numerosi testimoni.
In passato alcuni consiglieri avevano proposto di costituire il Comune di Capistrello come parte civile nel procedimento, proposta respinta dall’allora maggioranza guidata da Ciciotti, decisione che aveva suscitato aspre critiche da parte dell’opposizione.
Il collegio difensivo degli imputati è composto dagli avvocati Roberto Verdecchia, Herbert Simone, Pasquale Milo, Andrea Tinarelli, Franco Colucci e Luigi De Meis. L’udienza di ieri ha rappresentato un nuovo tassello nel complesso dibattimento, che proseguirà nei prossimi mesi con la sfilata di ulteriori testimoni.