Avezzano. Ha presentato un certificato medico sostenendo di avere una patologia che induce alla perdita di memoria e quindi non ricorda nulla. E’ accaduto nel corso dell’incidente probatorio per le presunte aggressioni razziste nei confronti di marocchini a San Benedetto. Un altro straniero, invece, non si è presentato e sarà eseguita un ordine coatto di testimonianza. Entrambi dovevano comparire davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Maria Proia. Il primo non ha potuto però parlare a causa della patologia che gli impedisce di ricordare. La vicenda riguarda il connazionale Ahmed Bouhachim, investito e finito in ospedale con tibia e perone rotti. Il presunto investitore è Fabio Sante Mostacci (23) che, secondo l’accusa, era alla guida della sua Seat Ibiza. Karim Salah (34), avrebbe invece subìto l’aggressione perché con la sua famiglia chiedeva di evitare schiamazzi notturni sotto casa sua. Per tale motivo avrebbe rimproverato il gruppo di giovani e ciò avrebbe portato a una reazione inaspettata da parte del gruppo. Gli altri presunti aggressori inquisiti nella vicenda sono Fabio Sante Mostacci (23), Mario Porreca (19), Cristian Iacobacci (20), Nello Del Gizzi (22), Dionisio Toracchio, 25 anni, tutti residenti a San Benedetto dei Marsi. Inquisito anche un carabiniere di Pescina, Alessandro Ferzoco (35). Un anno fa si era tenuto un incidente probatorio. Avevano parlato davanti al gip del tribunale di Avezzano, Maria Proia, Ahmed Bouhachim, l’investito, e il presunto investitore, Mostacci. A Luglio scorso l’udienza era saltata.L’incidente probatorio era stato rinviato a causa dell’assenza dei testi. I marocchini erano infatti irreperibili. Fino a quel momento erano state sentite le parti offese, ora è stata la volta degli amici che avevano assistito all’aggressione. Dietro alla vicenda, secondo l’accusa, ci sarebbero motivazioni di odio razziale nei confronti dei magrebini, assistiti dagli avvocati Luca e Pasquale Motta.