Avezzano. L’Agenzia delle Entrate si era opposta a tutti gli appelli e aveva fatto ricorso, fino alla cassazione. Alla fine, però, l’imprenditore celanese, di origini australiane, Carmine John Lastella, ha vinto la sua battaglia all’ultimo grado di giudizio. Secondo la cassazione, non c’è stata quindi evasione fiscale nel 2005, anno al centro delle indagini.
L’inchiesta della Guardia di finanza, condotta tra il 2010 e il 2011, aveva portato a un fascicolo finito sul tavolo della direzione provinciale dell’Aquila dell’Agenzia delle entrate, che aveva emesso un avviso di accertamento tributario contro Lastella, accusato di aver imbastito una frode carosello con altre società finalizzata all’evasione di Iva, Irpef e Irap per 21 milioni.
L’accertamento era stato impugnato da Lastella e già in primo grado la Commissione tributaria gli aveva dato ragione. L’Agenzia delle entrate non si era rassegnata e aveva opposto appello, ma era stato respinto. Aveva così atto ancora ricorso, stavolta in Cassazione e Lastella si era opposto ancora.
La sentenza ora è arrivata all’ultimo grado giudizio e mette a parola fine alla vicenda che fece molto clamore e che aveva coinvolto anche altre sei persone a vario titolo. La Cassazione ha annullato la sentenza impugnata rinviando tutto alla Commissione tributaria anche per stabilire le spese di giudizio.