Avezzano. Usura nei confronti di un professionista, per aver prestato dei soldi a un odontotecnico e poi per averli richiesti con interessi fuori misura.
Con questa accusa un marsicano è stato condannato a una pena di 3 anni e 7 mesi di reclusione dal tribunale di Avezzano. Si tratta di V.V., 42 anni, di Celano, che doveva rispondere del reato di usura.
I fatti risalgono al 2012 quando, secondo quanto emerso nel corso delle udienze che si sono tenute in questi anni, l’odontotecnico si era rivolto al giovane celanese perché aveva bisogno di una somma di denaro.
Sembra che avesse avuto problemi con il gioco d’azzardo. Così l’odontotecnico aveva pensato alla strada più facile, quella di chiedere una somma a una persona del posto, senza passare per i canali ufficiali. Una scorciatoia che a quanto pare gli era costata molto cara. Infatti aveva ottenuto subito e senza problemi mille euro in contanti, necessari per ripagare il debito di gioco. Inizialmente tutto era filato liscio, fino a quando il creditore non si è presentato davanti all’odontotecnico richiedendo il denaro prestato con interessi usurai.
Messo con le spalle al muro il professionista non aveva potuto fare altro che denunciare l’accaduto alle autorità, sostenendo che gli era stata richiesta una somma con interessi anche superiori al 50 per cento. Erano partite le indagini e il creditore celanese era finito sotto inchiesta per poi essere rinviato a giudizio con l’accusa di usura. A distanza di quasi 10 anni il tribunale di Avezzano a pronunciato la sentenza di condanna a tre anni e sette mesi per usura. L’accusato era difeso dagli avvocati Sonia Giallonardo e Antonio Pascale.