Pescina. Capire la valenza di un territorio, trovare la chiave per valorizzarlo e renderlo noto, è questa la giusta lettura che l’associazione “marsicaMedioevale” ha inteso proporre con la realizzazione del progetto “marsicaMedioevale 2.0 …Uomini & Storia tra cultura & storia”. Non una chiusura territoriale, ma la proposta di una sinergia con le realtà che hanno condiviso la storia e il percorso dei due condottieri: Corradino di Svevia e Carlo I D’Angiò.
Non è la Battaglia dei Piani Palentini, conosciuta come la battaglia di Tagliacozzo, la protagonista del progetto ma le vicende che danno vita alla condivisione tra le amministrazioni comunali della Marsica, in quanto regione Abruzzo, di Anticoli Corrado in quanto regione Lazio e di Ariano Irpino in quanto regione Campania, per un obiettivo: la promozione culturale e territoriale. Il convegno tenutosi a Pescina, città ricca di storia medioevale, è stato l’avvio del percorso.
I saluti istituzionali del sindaco Stefano Iulianella hanno inteso includere il riconoscimento all’ organizzazione per aver attuato la pianificazione in rete dei vari Comuni, e illustrando la motivazione per la quale ha aderito sua amministrazione. Al presidente l’architetto Lorenzo Fallocco il compito di descrivere e far comprendere lo sviluppo del progetto. Ha fatto poi seguito la proiezione di un promo-video che ha presentato il nuovo progetto rievocativo di “marsicaMedioevale 2.0”.
La sindaca della città di Scurcola Marsicana, Olimpia Morgante, ha sottolineato quanto sia importante la partecipazione delle amministrazioni che danno forza ai proponimenti comuni e condivisibili. Ha ricordato inoltre, il grande onore di aver accolto il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, che con la sua presenza ha dato un prestigioso riconoscimento al 750° anniversario della Battaglia.
Ai relatori il compito di voltare le pagine della storia. Il professor Franco Salvatori, della Università degli Studi di Tor Vergata di Roma, nell’introdurre l’argomento “La Battaglia di Tagliacozzo: conseguenze per i territori della Regione Marsicana” ha focalizzato l’attenzione del pubblico su un problema congenito del territorio “Non chiudersi, non arroccarsi, nemmeno nel piccolo del proprio paese. Se c’è un male che attanaglia l’Italia è la chiusura: il campanilismo. Chiudersi nei propri confini, gestire le proprie risorse, il chiudersi in un momento in cui la dinamica storica complessiva si chiama globalizzazione, è un tentativo che se pur comprensibile, non porta ad alcun risultato”. Apprezzamento è stato dato, in tal senso, alla capacità dell’associazione “marsicaMedioevale” di unire tante diverse realtà, soprattutto amministrative.
Al cultore di storia locale Diocleziano Giardini il compito di chiudere il convegno con il trattato su “San Berardino e i confini della Marsica”. Un approfondimento che ha rivelato una ricerca storica e approfondita portando alla luce la conoscenza.