“La scelta di Valore Abruzzo”, ha spiegato Marcovecchio, “è quella di ascoltare la nostra gente, una sorta di parola d’ordine della nostra agenda politica che ci impegna sui territori e per i nostri cittadini nella condivisione dei processi decisionali”. Tanti i cittadini presenti, oltre a numerosi sindaci e consiglieri comunali. “Non abbiamo paura della critica”, ha precisato, “perché in politica bisogna essere onesti ed aperti alla critica. Il problema della politica di oggi, è quello di mettere al primo posto le logiche del partito invece di fare gli interessi dei cittadini e questa logica non appartiene al gruppo Valore è Abruzzo. Prima del partito viene la gente e le nostre comunità, avvicinarsi con tanto entusiasmo alla realtà locale è il nostro obiettivo”.
Simone Angelosante capogruppo in Consiglio regionale di Valore Abruzzo, è stato molto più incisivo nei riguardi della politica regionale e molto dettagliato circa la Marsica.
“Negli ultimi anni”, ha sottolineato Angelosante, “gli interessi della Marsica sono stati subordinati alle esigenze degli altri territori. Chi oggi ci dice che il campanilismo è antistorico, lo dice in maniera pretestuosa. Non è possibile parlare di campanilismo sfinente e nello stesso momento tenere per sé ogni ben di Dio, lasciando indietro gli altri territori della provincia dell’Aquila. Sarò antistorico ma sono orgogliosamente campanilista”.
“La follia va ben oltre”, ha continuato, “il nostro tribunale è più grande di quello dell’Aquila, ma viene ritenuto minore e va soppresso. Ci sarebbe un elenco infinito di quello che è stato tolto alla Marsica, compresi i vari uffici minori che sono stati delocalizzati. Non è più possibile continuare a vedere le risorse passarci davanti ed essere destinate ad altri territori, quando il principale motore economico della provincia dell’Aquila è la Marsica”, ha incalzato il capogruppo, “da oggi cominceremo a denunciare queste cose, con una forza in più, quella di Valore è Abruzzo che, per dimensione, è il secondo gruppo nella regione Abruzzo nell’ambito della maggioranza, non si potranno prendere decisioni sul governo regionale senza l’apporto del nostro gruppo. E non ci interessano altre posizioni politiche all’interno dell’assise regionale, come qualcuno ha asserito nel momento in cui abbiamo deciso di uscire dal partito e fondare il gruppo. La nostra scelta è stata dettata dal fatto che non c’è più contatto tra molti partiti e la società, in particolare nella nostra Marsica”.
L’ex coordinatore regionale della Lega Abruzzo, nonché fondatore di Noi con Salvini, ha poi trattato altri temi di non secondaria importanza, primo tra tutti il collegamento ferroviario che dovrebbe attraversare il capoluogo aquilano direzione Pescara bypassando il tratto che gli antichi romani avevano sancito come strada Tiburtina: altrettanto fondamentale, soprattutto in piena quarta ondata, è stato il tema dell’ospedale e del pronto soccorso.
“Siamo usciti dalla Lega”, ha concluso Angelosante, “perché, per noi, vale la meritocrazia: in politica, se sei capace vai avanti e non per amicizie importanti. Non rinneghiamo niente di quello che abbiamo fatto fino ad oggi, ma è arrivato il momento di dire basta”. Il consigliere regionale Antonio Di Gianvittorio, terzo componente del gruppo consiliare, era assente per motivi di salute.