Pescasseroli. Gli scrittori Titti Marrone, con il libro “Se solo il mio cuore fosse pietra”, Anna Rizzo con “I paesi invisibili” ed Enrico Pedemonte con “Paura della scienza”, sono i vincitori della diciottesima edizione del “Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce”.
Le loro opere, selezionate da 46 giurie popolari, parlano di immigrazione, scienza e spopolamento dei piccoli borghi. Due premi speciali andranno, inoltre, a Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto dell’Enciclopedia Treccani e a Emanuele Cutinelli Rendina, docente dell’Università di Strasburgo, autore del volume “Benedetto Croce: una vita per la nuova Italia”. La cerimonia di premiazione e gli eventi collegati al Premio si svolgeranno a Pescasseroli nelle giornate del 27, 28 e 29 luglio. L’annuncio dei premiati è stato dato questa mattina all’Aquila, nella sede del Consiglio regionale dell’Abruzzo di Palazzo dell’Emiciclo.
LE DICHIARAZIONI
Il consigliere Simone Angelosante, delegato dalla Presidenza del Consiglio, ha ribadito il sostegno della Regione alla manifestazione e sottolineato l’attualità della filosofia crociana, in particolare le intuizioni in materia di politica internazionale. “Più Croce in Europa – ha detto Angelosante – Il filosofo abruzzese già ai primi del Novecento indicava la strada per la compiuta realizzazione di una reale unione tra Stati. Le istituzioni europee dovrebbero riscoprire Croce ed evitare di essere travolte dalle sole logiche del mercato”. È la scrittrice e presidente della Giura, Dacia Maraini, a svelare le novità di questa edizione: “Quest’anno il Premio mette al centro la storia e l’attualità. I temi dominanti dei libri vincitori, infatti, si soffermano sul dramma dei piccoli comuni, a rischio abbandono, e le opportunità, ma anche i pericoli, indotti dall’intelligenza artificiale. Il pensiero di Croce, al di là di quanto si potrebbe pensare, è utile anche per comprendere tutto questo”. Alla conferenza hanno partecipato Pasquale D’Alberto, coordinatore del Premio; i proff. Marina De Marco (Liceo Cotugno) e Silvia Arcano (Ist. Da Vinci/Colecchi), in rappresentanza delle scuole dell’Aquila partner del Premio Croce. Sono intervenuti in collegamento video: Giovanni Cannata, presidente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e Simona Orsello, Fondazione Sipari.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
Tra gli altri appuntamenti, il Premio alla memoria a Eugenio Scalfari, con un ricordo del prof. Michele Ainis, a nome della Giuria, e della figlia di Scalfari, Enrica. Infine, il ricordo di Raffaele Mattioli, grande banchiere e mecenate, amico di Croce, e la presentazione del libro, “L’estate dell’Orsa Maggiore”, di Giuseppe Festa, a segnare il centenario del Parco Nazionale d’Abruzzo. Durante le giornate del Premio sarà possibile visitare Palazzo Sipari, dove nacque Croce.