Avezzano. Con la chiusura di sagre, fiere ed eventi congressuali importanti, per lo più nelle zone rosse d’Italia, il rischio era che anche i mercati potessero saltare. Ad ora, fortunatamente, nella Marsica non si registrano Comuni intenti ad adottare ulteriori provvedimenti. I mercati, quindi, sono salvi. Resta però valida la possibilità per i sindaci del territorio di derogare al Dpcm, ovviamente con misure più restringenti rispetto a quelle in essere, anche se ad ora non sembrerebbero essercene le condizioni.
E’ importante consentirci di lavorare con continuità, la nostra categoria ha già molte difficoltà ad andare avanti e dopo il blocco primaverile uno ulteriore sarebbe davvero dannoso. La nostra è un’attività essenziale poiché facciamo ristorazione. Oltretutto siamo all’aria aperta, anche nei mesi più freddi si, il distanziamento vige, indossiamo dpi e igienizziamo tutto, sia la mattina che la sera
Lo affermano i coniugi Valerio e Barbara Marolo, titolari dell’omonima attività di ristorazione on the road, tra le più conosciute sul territorio. Un lavoro intenso, faticoso, da portare avanti sia col caldo estivo che con il gelo invernale. “Il periodo storico è complesso per tutti, è innegabile. Ma i rischi di contagio connessi alla nostra attività sono davvero bassi. Rispettiamo tutto il protocollo sanitario che ci viene chiesto per lavorare e, oltre a quello, anche l’altro relativo al contrasto del diffondersi del coronavirus“.
Ogni settimana i venditori ambulanti e le attività di ristorazione su strada macinano migliaia di chilometri. Infaticabili lavoratori, sempre pronti a mettersi in moto in orari in cui molti sono ancora a letto, sono stati particolarmente colpiti dal lockdown primaverile. Adesso la paura è tutta su possibili e ulteriori chiusure che darebbero un durissimo colpo a coloro che riempiono i mercati marsicani.
“Stress e fatica ci sono, certamente. Ma come in tutti i lavori. Non ne esistono di leggeri. Vogliamo spezzare una lancia in favore della nostra categoria, però: i mercati non sono ricettacolo di infezione. Siamo all’aria aperta, non c’è calca, usiamo mascherine e guanti, igienizziamo costantemente il nostro furgone e pretendiamo che i nostri clienti stiano attenti”