Avezzano. Con il tempo la celiachia è cresciuta in maniera esponenziale e soprattutto negli ultimi anni si contano sempre più persone che non possono mangiare il glutine. La celiachia è molto più diffusa rispetto a una decina di anni fa, ad esempio. Si fa più prevenzione, quindi si riscontra con maggiore capillarità. Non c’è un’età più colpita e i sintomi, ove presenti, sono comuni a tutti: afte orali, anemia, anoressia, carenza di vitamine, crampi addominali e muscolari, debolezza, diarrea, diminuzione ponderale, dolore alle ossa, meteorismo e flatulenza, osteoporosi, prurito, rush cutaneo, steatorrea.
Conseguenza di ciò è l’ovvia difficoltà nell’alimentarsi in tranquillità. Il rischio di ingerire involontariamente del glutine è alto e le attenzioni, quindi, dovranno sempre essere minuziose. Se prima la conoscenza dell’intolleranza a tale prodotto – e del come affrontarla – non era ancora elevata come adesso, ora, per fortuna, la scienza ha fatto notevoli progressi. Ovunque, o quasi, si può consumare un pasto lontano dallo spettro di effetti collaterali indesiderati.
Anche l’attività di ristorazione “on the road” di Valerio e Barbara Marolo si è adeguata. Grazie alla cucina mobile presente sul mezzo, si può affrontare con maggiore serenità anche il problema dell’intolleranza al glutine. Tutto è cucinato con grande amore e nulla viene lasciato al caso. Ogni ricetta viene impreziosita dalla grande disponibilità dei due coniugi nell’accontentare i propri clienti.
Sono molti coloro che hanno questa intolleranza e che ci chiedono panini con porchetta, prosciutto o altri alimenti. Riusciamo a soddisfare le loro richieste senza particolari problemi. In che modo? Con tanto buon senso e molta attenzione!
Carne, affettati, contorni e…anche patatine. Fritte, ovviamente, con un olio e cestello a parte. Gli stessi prodotti si possono avere anche senza glutine come, ad esempio, i peperoni gratinati. Avendo il camion un’attrezzatura di ultima generazione, ideale per cucinare più alimenti separati, non c’è rischio di contaminazione. E per il pane, come si fa?
Come tutti i prodotti senza glutine, che necessitano di non subire contatti terzi e manipolazione con altri prodotti, è confezionato. Diamo la porchetta, la carne più in generale, o gli affettati, a parte. E poi il pane. Di modo che il rischio sia ridotto allo zero
Tutto qui? No, perché per evitare file e altri problemi dettati dall’attesa, il cliente può anche prenotare il suo panino e passare a ritirarlo. Valerio e Barbara hanno pensato proprio a tutto e il risultato del loro successo, oltre che della grande stima da parte dei loro clienti, risiede proprio in questo, nel pensare a tutte le esigenze del caso. Complimenti!
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