L’Aquila. Giovanni D’Amico, Enio Mastrangioli, Stefania Pezzopane e Fabrizio D’Alessandro intervengono sulla situazione dei lavoratori precari dell’amministrazione provinciale dell’Aquila. Si è svolta oggi alle ore 11:00, presso la Sala Silone del Consiglio regionale, la conferenza stampa sulla situazione dei lavoratori precari dell’amministrazione provinciale dell’Aquila. Alla conferenza, convocata dal gruppo regionale PD, hanno preso parte il vicepresidente del Consiglio regionale Giovanni D’Amico ed i consiglieri provinciali del PD, Enio Mastrangioli, Stefania Pezzopane e Fabrizio D’Alessandro. “I consiglieri regionali e provinciali del PD – spiega Stefania Pezzopane – affrontano insieme questo problema, visto lo sgradevolissimo scaricabarile tra Regione e Provincia, a cui si assiste da troppo tempo, circa le cause che hanno portato i lavoratori precari dell’amministrazione provinciale a ritrovarsi ingiustamente senza il lavoro che svolgevano da anni”. Ricordano gli esponenti del PD che la Provincia sostiene di non poter prorogare i contratti precari perché la Regione non fa la programmazione POR FSE 2012-2013 e non assegna i relativi fondi; la Regione dal canto suo afferma di aver assegnato alla Provincia i fondi residui della programmazione POR FSE del 2010-2011, ma l’ amministrazione provinciale dice di non poterli utilizzare. “La Regione ha effettivamente assegnato alla Provincia 3 milioni di euro, – continua Stefania Pezzopane – ma evidentemente l’attuale giunta provinciale non vuole utilizzare tali fondi per i precari storici. Intende invece mandare a casa i lavoratori a tempo determinato, che negli anni hanno superato ben tre selezioni, al solo scopo di far entrare altre persone, senza alcuna selezione.” “L’importanza e la pericolosità sociale di tale situazione – afferma Enio Mastrangioli – ha portato fin dall’inizio il gruppo provinciale del PD ad occuparsi del problema e a cercare soluzioni. Abbiamo presentato mozioni ed ordini del giorno, sollecitato invano incontri con l’assessore Gatti e chiesto un Tavolo ministeriale. In particolare l’ O.d.G. del 6 marzo scorso, approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale, impegnava il Presidente e l’Assessore competente ad intraprendere una serie di azioni per consentire la riassunzione del personale a tempo determinato il cui rapporto si è interrotto il 31 dicembre scorso. Tuttavia, il problema permane in tutta la sua gravità.” “Per questo – interviene Fabrizio D’Alessandro – abbiamo depositato oggi una interrogazione con risposta scritta con la quale chiediamo al presidente della provincia Del Corvo di sapere quanto ha messo in atto la sua Amministrazione in ossequio all’O.d.G. del 6 marzo scorso, nonché per avere l’elenco nominativo sia del personale precario a cui è stato rinnovato il rapporto contrattuale sia di altro personale assunto negli ultimi mesi con contratto a tempo determinato.” “Sul piano regionale – spiega Giovanni D’Amico – avevo già presentato una interrogazione per le vie ordinarie, alla quale non è stata data risposta. Ho pertanto riproposto l’interrogazione per le vie urgenti attraverso un question time, che verrà discusso durante il consiglio regionale convocato per il prossimo martedì 15 maggio. Chiedo al presidente Chiodi e all’assessore Gatti di fornire notizie certe circa la programmazione POR FSE 2012-2013 e l’ammontare dei fondi residui della precedente programmazione assegnati alla Provincia. Chiedo inoltre di sapere se nella programmazione sarà prevista la proroga di tutti i contratti a tempo determinato posti in essere nel 2011 a seguito del concorso espletato a dicembre 2010 dall’ amministrazione provinciale dell’Aquila. Questa triste vicenda mette in risalto una situazione di disgregazione istituzionale della Regione e della Provincia che è preoccupante.” “La situazione è paradossale: – concludono gli esponenti regionali e provinciali del PD – pur essendoci le risorse economiche, i lavoratori si ritrovano disoccupati dal 1° gennaio, mentre i centri per l’impiego, privi delle necessarie risorse umane qualificate, lavorano a rilento in un momento in cui, a causa dell’alto tasso di disoccupazione e di cassa integrazione presente nel nostro territorio, le incombenze sono molte.